VOCE
veneto
06.07.2024 - 08:00
Era attesa per metà pomeriggio, ma è arrivata con qualche ora di anticipo, precisamente alle 13.20 di venerdì 5 luglio 2024. La notizia ha fatto esplodere di gioia un intero territorio: i Colli Euganei sono ufficialmente entrati a far parte della rete mondiale delle riserve della biosfera Mab Unesco.
L'annuncio è stato dato dalla commissione Mab, riunita ad Agadir, in Marocco. Al momento dell'annuncio, Alessandro Frizzarin e Cristiano Corazzari, rispettivamente presidente del Parco Colli Euganei e assessore regionale al territorio, si sono abbracciati in sala, circondati dagli applausi dei presenti. Frizzarin ha poi preso la parola, definendo i Colli Euganei un "unicum nel panorama veneto", già arricchito dal Delta del Po e dal Monte Grappa nell'elenco delle riserve della biosfera Unesco.
I Colli Euganei rappresentano un'area di straordinaria bellezza e fragilità, che necessita di un equilibrio fondamentale tra uomo e natura. "Questa nomina per noi non è un punto di arrivo, bensì uno step intermedio", ha dichiarato Frizzarin, sottolineando l'importanza di lavorare ancora più duramente per la preservazione dell'ecosistema e della biodiversità. La cerimonia si è conclusa con Corazzari e Frizzarin che hanno sventolato dal palco le bandiere del Veneto e del Parco dei Colli Euganei, simboli di un impegno rinnovato verso la sostenibilità.
Tra i primi a congratularsi per il riconoscimento è stato Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. "È una grande giornata per i nostri Colli Euganei, che hanno conquistato il riconoscimento Unesco", ha dichiarato Zaia. Con questo risultato, il Veneto raggiunge un record nazionale con 18 riconoscimenti Unesco: 9 siti patrimonio materiale, 5 patrimoni immateriali e 4 riserve Mab. Questo traguardo non solo celebra la bellezza e la biodiversità del territorio, ma sottolinea anche l'importanza di uno sviluppo eco-compatibile in un contesto globale caratterizzato da rapida urbanizzazione e consumo energetico eccessivo, fattori scatenanti dei cambiamenti climatici.
Con il riconoscimento Unesco, per i Colli Euganei si aprono nuovi scenari di promozione e sviluppo. "Siamo pronti a un grande progetto di promozione e sviluppo", ha affermato Zaia, evidenziando le opportunità che questo riconoscimento porta con sé. La sfida ora è quella di coniugare la tutela ambientale con lo sviluppo economico, sociale e culturale, garantendo un equilibrio sostenibile che possa fungere da modello per altre regioni.
“L’inserimento dei Colli Euganei nella lista delle riserve MAB Unesco è un riconoscimento importante che dà lustro al territorio padovano - così l’assessore regionale a Sviluppo economico, Energia e Acque termali -. Per Padova e per l’intero territorio provinciale si tratta di un traguardo notevole dal punto di vista della tutela ambientale ma anche per lo sviluppo dell’area. Il Parco Regionale dei Colli Euganei è un fiore all’occhiello per il Veneto, sul quale la Regione del Veneto ha investito molto. Per questo oggi sono orgoglioso di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro di squadra che potrà essere anche un volano per lo sviluppo dell’intero bacino termale. Desidero ringraziare il presidente del Parco Colli, Frizzarin, in qualità di ente promotore della candidatura per il traguardo raggiunto”.
Il riconoscimento dei Colli Euganei come riserva della biosfera Unesco rappresenta un impegno per il futuro. È un invito a continuare a lavorare per la preservazione dell'ecosistema e della biodiversità, promuovendo al contempo uno sviluppo sostenibile. Questo traguardo è un passo importante, ma non l'ultimo. La strada verso un equilibrio duraturo tra uomo e natura è ancora lunga e richiede l'impegno di tutti: istituzioni, cittadini e comunità locali.
Il riconoscimento Unesco offre anche l'opportunità di valorizzare ulteriormente il patrimonio naturale e culturale dei Colli Euganei. Le iniziative di promozione e sviluppo dovranno essere orientate a far conoscere e apprezzare questa area unica, promuovendo il turismo sostenibile e le attività eco-compatibili. La sfida sarà quella di mantenere l'equilibrio tra la valorizzazione turistica e la tutela dell'ambiente, garantendo che le future generazioni possano continuare a godere di questo straordinario patrimonio.
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