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La Famiglia di Alex Marangon pronta a denunciare gli hater

Il Parroco invita i giovani a ricordare il barista e a proseguire nella ricerca di sé

**La scomparsa di Alex Marangon: un mistero che scuote la comunità di Marcon**

Mentre le indagini continuano per far chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla tragica morte di Alex Marangon, il barista 25enne deceduto nella notte del 30 giugno durante un rituale spirituale presso l’abbazia di Santa Bona a Vidor, la famiglia del giovane ha annunciato di essere pronta a denunciare tutti gli hater che hanno diffamato la memoria del loro figlio online.

Il parroco di Marcon, don Dario Magro, che ha celebrato i funerali del ragazzo sabato scorso, ha diffuso una lettera aperta rivolta a tutti i giovani. "Vorrei dirvi di non dimenticare Alex e di spegnere le orecchie quando sentirete dei giudizi, chiacchiericci", inizia così il messaggio di don Dario, "Ripensate solamente ai bei momenti con lui, alle sue poesie e ai suoi viaggi. Ripensate alle sue inquietudini, ai suoi dubbi, alle sue fatiche, che sono fatiche di tutti. Lui ha tentato di affrontarle a viso aperto com’era il suo carattere. È arrivato anche a delle risposte ed è riuscito ad esprimerle nei suoi scritti, nei suoi viaggi, nelle persone che ha incontrato".

Don Dario continua sottolineando la maturità e le intuizioni profonde di Alex, affermando quanto avrebbe apprezzato un confronto con lui. Esprime poi un timore: "Ho paura che i giudizi che possono uscire su Alex, per giustificare un fatto violento, diventino giudizi su un giovane che stava camminando, che magari è inciampato nel cammino, come fanno tutti. Ma quell’inciampo non può diventare l’unico fotogramma di una vita intera, non può essere solo questo. Alex è di più, noi tutti siamo di più. La strada della giustizia dovrà continuare le sue indagini e arrivare alla verità e ne sono certo arriverà. Ma quella sarà la verità di un fatto non un giudizio su Alex. La vita di Alex dovrà continuare a vivere nel suo ricordo, diventando parte anche della nostra vita. Continuate a cercare come ha fatto Alex, facendo attenzione però ai cattivi maestri e ogni tanto, fermatevi anche qui e confrontiamoci insieme, gustiamo insieme la nostra crescita, le nostre esperienze, il senso della vita".

Durante il funerale, don Dario aveva descritto Alex attraverso la musica, in particolare "The Messenger" dei Linkin Park, e ha parlato della passione del giovane per gli strumenti musicali, delle sue poesie, e della sua continua ricerca di sé stesso. Già durante le esequie, aveva parlato degli incontri di Alex con vari mentori, alcuni positivi, altri meno.

Nel frattempo, le indagini procedono. I colloqui con i partecipanti all’evento organizzato da Zumusic Project sono stati risentiti e continueranno nei prossimi giorni. Non sono previsti ulteriori sopralluoghi. Ora è il tempo della riflessione e della connessione dei punti che porteranno a scoprire cosa è successo quella maledetta notte.

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