VOCE
IL CASO
14.06.2025 - 00:36
Ci risiamo. La giovane donna che sta seminando il panico tra esercizi pubblici, pronto soccorso, e bar della provincia, colpisce ancora. Calci, pugni, trauma cranico e capelli strappati solo perché una donna, autista di Busitalia ha osato dire che “no” non l’avrebbe portata a Piove di Sacco, perché aveva finito di lavorare e il bus non era più in servizio.
Ora la lavoratrice, una donna di mezza età sta curando le ferite ed è sotto shock ha paura di tornare al lavoro e di ritrovarsi di fronte nuovamente una furia simile.
L’aggressione è avvenuta martedì scorso 10 giugno alle 22.30, quando la notte fa ancora più paura.
L’autista donna era alla guida nella tratta Adria Piove di Sacco che Busitalia effettua come servizio integrativo alle ferrovie. Aveva timbrato il tagliando di lavoro in stazione ed era tornata sola nel suo mezzo, quando la giovane donna che in molti oramai riconoscono, perché è senza tetto e si vede che versa in stato di bisogno, si è avvicinata. Le ha chiesto di essere portata a Piove di Sacco, ma al diniego della autista, ha cominciato ad andare in escandescenze, pretendendo il servizio non dovuto.
La conducente del bus ha subito chiamato i carabinieri, che erano in pattuglia a Taglio di Po e i militari hanno invitato la giovane a uscire dal bus e a non continuare con l’aggressione o sarebbero stati guai. “Tu mi porti lo stesso”, continuava a gridare senza sentire ragione, la ragazza che mentre l’autista stava riuscendo a chiudere le porte e a mettersi in salvo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, con uno scatto felino è salita sull’autobus ed è zompata addosso alla lavoratrice sbattendola a terra, facendole sbattere la testa e strappandole i capelli.
Ora i sindacati della Faisa-Cisal (sindacato di Busitalia) di Rovigo vogliono un incontro con il prefetto per parlare del caso e ristabilire le condizioni di sicurezza per i lavoratori di Busitalia: “Sappiamo che la donna ha un Daspo dalla città di Adria - dichiara Alessandro Dall’Occo di Faisa Cisal - come è possibile che circoli ancora indisturbata? Capiamo il suo disagio, ma si mette a repentaglio la sicurezza delle persone”. La protagonista di tanta furia è la stessa che ha usato violenza inaudita contro una Oss al pronto soccorso di Adria, la titolare di un bar, e di un tabacchi. Ed è già conosciuta non solo alle forze dell’ordine, ma anche a troppa gente comune che ne conosce l’aggressività.
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