Le immagini confermano la fatalità <br/> dell'incidente al centauro padovano

CAVANELLA PO (Adria) - Sarà sottoposto a ricognizione esterna, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il corpo del centauro morto sulla pista dell’autodromo di Adria. Lo scontro tra moto era costato la vita a Michele Lando, pilota 41enne di Sant'Angelo di Piove di Sacco. Intanto, una prima visione delle immagini di video registrazione interna da parte degli inquirenti conferma che si sia trattato di una tragica fatalità. Dunque, la dinamica sembra essere chiara, anche se dovrà essere confermata dalle indagini.

Il 41enne stava facendo il giro della pista con la sua Yamaha, nelle prove libere amatoriali, intorno alle 18 di sabato: davanti a lui altre moto, che percorrevano la pista nella sua stessa direzione. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei piloti che lo precedeva, poco prima della curva due, non era riuscito a tenere la moto, cadendo a terra; appena dietro è arrivato un secondo motociclista, che non è riuscito ad evitare chi lo precedeva, cadendo, ma senza conseguenze. La moto del primo pilota ha fatto una serie di capriole ed è piombata addosso, centrando in pieno Michele Lando, terzo pilota, che stava arrivando da dietro. Immediato l’intervento dei sanitari. Le pratiche per la rianimazione sono durate qualche minuto, ma non sono bastate: Michele è morto dopo poco. Il primo pilota ha riportato diversi traumi: per lui la prognosi è di un mese. I due mezzi coinvolti nello scontro sono stati posti sotto sequestro.

Michele lascia la moglie e una bimba di un anno e mezzo, oltre ai genitori Ivone ed Elda, nonchè le due sorelle, Tatiana e Lisa, e il fratello, Luca. Una famiglia unita, attorno alla quale si sono stretti per tutto il giorno tanti amici e parenti. Tutti lo piangono, ricordando la bontà, generosità e lealtà che lo contraddistinguevano.