La salma di suor Elisa Andreoli <br/> trasferita al centro Mariano di Rovigo

ADRIA - La salma di suor Maria Elisa Andreoli finirà quasi sicuramente a Rovigo nel centro Mariano di via Cappuccini. La decisione è già stata presa dall'ordine generale delle suore Serve di Maria Riparatrici, fondato proprio dalla Andreoli, difficilmente sarà possibile cambiare il corso della storia. La motivazione è chiara: nel centro Mariano del capoluogo si vuol dare vita a un luogo di spiritualità sempre più riconosciuto, nella sede di Adria in via Brollo si punta sull'educazione dei bambini, infatti ospita una scuola materna dove sono transitate generazione di bambini. Non è stato detto ufficialmente, ma certamente pesa nella decisione, anche il fatto che il capoluogo polesano offre maggior visibilità favorendo il processo di canonizzazione già in atto.
Intanto viene fatta chiarezza sul Consiglio pastorale della Tomba riunitosi alcune sere fa.

Cristiano Roccato, uno dei componenti, fa sapere che "è intervenuta la superiora di via Brollo suor Pasquina ed ha illustrato nel dettaglio la situazione lasciando chiaramente intendere che la decisione è stata presa, cosa che ha lasciato l'amaro in bocca a tutto il Consiglio". Tuttavia Roccato tiene a precisare che il quella sede "non è stata minimanente discussa la possibilità di spostare la salma nella basilica della Tomba" contrariamente a quanto riportato dalla stampa. Così pure "non è stato deciso di incontrare né il vescovo né la suora generale nel rispetto delle rispettive competenze, eventualmente sarà il padre parroco, presidente del Consiglio pastorale, che riferirà sullo stato d'animo della parrocchia e della città, nettamente contrarie a questo trasloco a Rovigo". Inoltre si apprende che il trasferimento della salma in basilica, proposto dal sindaco Massimo Barbujani e condiviso da molti esponenti del mondo cattolico adriese, sarebbe ostacolato dal fatto che suor Elisa non è una santa e questa condizione renderebbe l'operazione alquanto complicata per non dire impossibile.