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"Fermate i rivoltosi"<br/>presentato il libro di Franco Gemelli

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Da sinistra Segantin, Gardin e Gemelli

Il libro sui carbonari in Polesine è stato presentato l'altro giorno ai Giovedì cultuali del Cada.
Pochi sanno che a Vienna sventola un tricolore su un palazzo che porta il nome del cancelliere Metternich, l'architetto della Restaurazione all'indomani della sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815: quel palazzo è oggi sede dell'ambasciata italiana. "Quando si dice la vendetta della storia!" ha esclamato Franco Gemelli incredulo ai suoi occhi quando per la prima volta ha visto una cosa del genere. E in quel momento ha avuto l'ispirazione per scrivere una cronaca sul Polesine all'indomani di quella storica data, un libro che ha dato alle stampe con il titolo "Fermate i rivoltosi".
Il libro di Gemelli è stato presentato l'altro giorno ai Giovedì cultuali del Cada dove sono intervenuti, oltre al referente dell'associazione Cesare Lorefice, Lino Segnatin e Aurora Gardin. Quest'ultima ha subito evidenziato che "l’autore introduce il lettore negli accadimenti con una scrittura che pare un reportage giornalistico di quel tempo, si aggira con disinvoltura a Vienna nei palazzi imperiali, negli intrighi della Restaurazione e nelle trame carbonare, tra le signorili ville di Fratta e piazze, vie, locande della piccola Rovigo ottocentesca". Ed ancora: "Non manca il clima di sospetto, lo spionaggio, le inchieste: si aggirano personaggi ambigui, i gendarmi, ed è palpabile l’oppressione del potere". Tuttavia, aggiunge Gardin, "negli eventi tragici c’è anche il gossip, l’ironia e certe ingenuità dei patrioti carbonari e frecciate che si collegano a situazioni politiche di oggi".
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