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Impegno per il bene comune contesta <br/> "Scrutatori, scelti amici e parenti"

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La lista Impegno per il bene comune contesta il metodo di scelta degli scrutatori ad Adria.
ADRIA - “Amareggiati e delusi”. Questi sono i sentimenti esternati da Omar Barbierato e Andrea Pozzati esponenti del movimento civico Impegno per il bene comune.

La loro amarezza e delusione sfocia dal modo in cui sono stai scelti i 102 scrutatori in vista delle elezioni regionali del 31 maggio. La commissione era formata dal sindaco Massimo Barbujani con i consiglieri comunali Claudio Albertin (Bobosindaco), Antonio Scarda (Forza Italia) e Mauro Rubiero (Pd), oltre ai due impiegati comunali dell'ufficio elettorale per quanto riguarda gli aspetti burocratici.

Così “Impegno per il bene comune trae le sue conclusioni e prende atto della scelta fatta dalla commissione elettorale sulla nomina degli scrutatori. Neanche di fronte ad una richiesta di buon senso - dicono - è stato ascoltato l’appello, né dalla maggioranza né tantomeno dall’opposizione sebbene entrambe si vantino di rappresentare i problemi della città”.

Entrando nel merito ricordano che “solo 43 scrutatori sono stati scelti fra il pubblico e ben 59 sono di nomina politica fra i quali i soliti parenti e amici”.

A questo punto “Ibc prende atto che la politica adriese è sempre più autoreferenziale, non ascolta e non aiuta i problemi e i bisogni dei cittadini. Anche se fare lo scrutatore per un solo giorno significa ricevere pochi euro - osservano Barbierato e Pozzati - questa somma guadagnata con dignità è benedetta per chi ne ha bisogno, o vive in uno stato di difficoltà. Per queste persone era anche un’occasione di sentirsi parte integrante della comunità senza dover chiedere aiuto al politico di turno”.
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