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Progetto borgo, i torti e le ragioni <br/> Michela Grotto va all'attacco

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Continua la polemica sulla vicenda del progetto di "Adria borgo autentico". Michela Grotto dei Liberi cittadini precisa alcuni passaggi.
ADRIA - Il famigerato progetto turistico “Adria borgo autentico nelle terre dei grandi fiumi” vivrà altri 19 giorni sulla graticola perché il 20 giugno si saprà se e quanto l'Avepa pagherà dei circa 190mila che il Comune dovrà a sua volta girare all'associazione Borghi autentici d'Italia che ha realizzato il progetto.

Sulla vicenda interviene Michela Grotto dei Liberi cittadini, firmataria, insieme ad Omar Barbierato, del dossier finito anche sul tavolo della guardia di finanza che ha voluto vederci chiaro ed entra subito nel merito precisando che “ai professionisti e alle aziende che hanno prestato la propria opera per la realizzazione degli eventi vanno garantiti i compensi dovuti, poiché se problemi ci sono stati non sono dipesi da loro, ma da chi ha messo in piedi e gestito la macchina organizzativa fin dal primo giorno della presentazione del progetto ad Avepa per ottenere il finanziamento”.
Poi lancia la bordata: "A scanso di equivoci voglio sia chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, che i ritardi nei pagamenti non dipendono da chi ha chiesto e preteso chiarezza agli amministratori, ma da chi si è trincerato dietro ai silenzi negando ai cittadini risposte doverose e necessarie”.
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