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Progetto Borgo Autentico <br/> la strenua difesa di Capelli

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A sinistra Maurizio Capelli

Il segretario Bai replica a Michela Grotto e annuncia querele per diffamazione.
Non sono passate 24 ore e già arriva la presa di posizione di Maurizio Capelli segretario generale di Borghi autentici d’Italia, l’unico al momento a rispondere alla lettera di Michela Grotto dei Liberi cittadini. Capelli ricorda che “nell’incontro del 28 maggio, non ho affermato che per le ‘dimensioni’ del progetto, esso avrebbe avuto bisogno di tre anni per la sua attuazione e non tre mesi. Ho affermato che un tale progetto, per la sua complessità e strategicità, avrebbe avuto bisogno di tre anni per essere adeguatamente realizzato”.
Capelli ribadisce che “nel caso in cui, causa la controversia in atto fra noi e il Comune di Adria il finanziamento Avepa fosse annullato, la somma rientrerebbe nelle disponibilità della Regione e riassegnati ad altri progetti: quindi non vi sarebbe nessun danno diretto per i cittadini di Adria”. Il segretario ricorda anche di non aver mai fatto “velate intimidazioni” a nessuno ma di essere a fare denunce per diffamazione.
Nella parta parte finale, Capelli lancia quasi una sfida, osservando che “il decreto di finanziamento del progetto porta la data del 18 gennaio 2014, quindi poco più di 9 mesi prima dalla sua partenza. Allora - si chiede ironicamente - come mai non si sono resi conto del ritardo di un progetto di questa importanza? Dove erano le forze politiche come il suo (Michela Grotto, ndr), che in questi mesi hanno sollevato con clamore il problema: sarebbe interessante capirne la logica!”.

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