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Addio a Luciano Prosdocimi <br/> il sacrestano della Tomba

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Luciano Prosdocimi, per molti anni sacrestano della chiesa della Tomba, si è spento a causa di un malore che lo ha colto nei giorni scorsi, dovuto al grande caldo.
ADRIA - Si è spento Luciano Prosdocimi, per quasi mezzo secolo sacrestano della basilica Santa Maria Assunta. Aveva 89 anni, lascia la moglie Teresa e le tre figlie Isabella, Renata e Luciana.

Quasi sicuramente un’altra vittima, l’undicesima, di questa estate torrida sotto il segno di “Caronte”: infatti, Luciano, nonostante alcuni acciacchi per l'età, due sere fa ha avuto un'insufficienza respiratoria e vista la difficoltà a riprendersi, le figlie hanno chiamato l'ambulanza.

Immediatamente è stato ricoverato in ospedale, ma non si è più ripreso fino al decesso avvenuto ieri mattina. La camera ardente è stata allestita nell'obitorio dell'ospedale civile mentre il funerale sarà celebrato domani, giovedì 30 luglio alle 16, nella sua "chiesa" della Tomba.

Era nato il 14 aprile del '26 e nel fiore dell'età si è trovato in mezzo agli orrori della guerra: a seguito di una retata dei nazifasciti, fu fatto prigioniero e deportato a 18 anni in un campo di concentramento in Germania.
Fu tra i pochi fortunati a salvarsi anche se quando uscì pesava a mala pena 40 chili, dovendo cibarsi solo di bucce di patata. Ad attenderlo c'era tuttavia la fidanzata Teresa che avrebbe sposato nel '52 e dalla loro unione sono nate tre figlie.

Tutta la vita è stata dedicata alla parrocchia della Tomba come sacrestano e curatore dell'archivio parrocchiale, dotato di una scrittura sullo stile di quella amanuense dei monaci e che curava come un'arte.
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