Il pane pulito diventa un brevetto <br/> riconoscimento per Cavallari

ADRIA - All’età di 83 anni, Arnaldo Cavallari può alzare un altro trofeo: quello del riconoscimento ufficiale del “Pane pulito italiano”.

Nei giorni scorsi, infatti, al patron della Ciabatta è arrivata la comunicazione della Camera di commercio, a firma del segretario generale Giacomo De Stefani, che lo invita a presentarsi quanto prima in piazza Garibaldi a Rovigo all'ufficio brevetti per ritirare l'attestato di registrazione per marchio d'impresa.

“Devo dire che è un giorno importante” ha esordito Cavallari nel tradizionale incontro mensile del mercoledì con la stampa nel laboratorio sperimentale del pane in via Ca’ Cima. “Ho sempre detto che la battaglia per il pane pulito sarebbe stata la battaglia della mia vita in questo scorcio della mia terza età. E così è stato. Il riconoscimento della Camera di commercio è importante, non è tutto ma è tanto, soprattutto è un punto di partenza”.

Qual è stato il suo primo pensiero quando ha ricevuto la comunicazione della Camera di commercio?

“Ho pensato ai giovani, alle future generazioni: questo per me rappresenta una specie di testamento morale-imprenditoriale che affido in eredità alle nuove generazioni. Arnaldo Cavallari non vuole, non chiede, non ha bisogno di visibilità, ne ha già avuta abbastanza, mi auguro che d’ora in avanti si presti attenzione a questa battaglia, che si tenga sempre alta la bandiera del pane pulito”.

Perché parla di testamento morale?

“La battaglia per il pane pulito è prima di tutto una morale perché riguarda la salute dei cittadini. Il pane è il primo alimento ma anche il simbolo del cibo, pertanto deve essere un prodotto sano e genuino, punto e basta. Bisogna dire apertamente che tanto pane in giro è fatto con schifezze”.

Le brucia non aver trovato spazio all'Expo?

“Credo ci abbia rimesso l'Expo” replica Arnaldo. Risposta pronta e sicura, perfettamente in linea con il personaggio.