All'istituto tecnico adriese <br/> raccolta fondi in onore di Ishrak

Il paese di Mesola è sotto shock per l'incredibile vicenda che ha portato la morte di Ishrak Amine e la città del bosco, suo malgrado, sulle prime pagine dei giornali. In paese nessuno vuole commentare, anche perché la famiglia viveva molto appartata. Come conferma il sindaco Gianni Michele Padovani.

"Sapevo pochissimo di questa famiglia che viveva un po' ai margini - spiega il primo cittadino - Posso dire che erano integrati, ma vivevano un po' a sé stanti. Adesso - aggiunge - aspettiamo di capire che cosa succederà per poi decidere come amministrazione comunale come essere presenti”.

I funerali di Ishrak, 21 anni appena, si terranno in Marocco, dove anche il padre, 50enne che si è ucciso dopo averle sparato al petto, sarà trasportato. Ma prima bisognerà attendere i risultati dell’autopsia e l’autorizzazione al trasporto fuori dall’Italia.

Intanto qualcosa si sta muovendo all'interno dell'istituto dove la ragazza aveva studiato, perché una tragedia del genere non può passare inosservata, perché tanti ragazzi hanno conosciuto e ricordano Ishrak, perché la scuola deve rendersi conto di quello che accade fuori. Al lavoro, come sempre in queste circostanze, è Paola Cominato, docente incaricata delle relazioni tra studenti e territorio, la quale ha già presentato al preside alcune iniziative che saranno valutate con gli altri insegnanti. “Prima di tutto - anticipa Paola Cominato - l'istituto si fermerà in un minuto di silenzio in occasione dei funerali, poi stiamo preparando una traccia per discutere la questione in classe per aiutare i ragazzi a riflettere su quanto accaduto. Inoltre, ho appreso che i ragazzi stanno già portando avanti una raccolta fondi da destinare a un'associazione di volontariato”.