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UIss 19, i civici spronano i sindaci <br/>"Lottare per tutelare i cittadini"

Sanità

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Il comitato adriese Impegno per il bene comune fa sentire la sua voce in merito al futuro dell'Ulss 19.
ADRIA - Non si placa il dibattito, ma soprattutto le forti preoccupazioni, sul futuro dell'Ulss 19 che, in base ai progetti della Regione, è destinata a scomparire per essere inglobata nell'Ulss rodigina per dar vita ad un'unica azienda sanitaria polesana.

Sabato scorso era stata programmata dal sindaco Massimo Barbujani una manifestazione di sensibilizzazione della popolazione, poi annullata all'ultimo momento perché a Venezia è stato riaperto il tavolo della trattativa, ma ancora non è chiaro che cosa si stia discutendo.

Intanto fa sentire la propria voce, ancora una volta, il movimento civico Impegno per il bene comune, i cui rappresentanti da sempre si battono per la difesa dell'Ulss 19 quale baluardo per la salvaguardia dei servizi dell'ospedale e della struttura socio-sanitaria.

“Abbiamo chiesto alle autorità preposte - fanno sapere in una nota - in primis a Massimo Barbujani nella doppia veste di sindaco di Adria e presidente della conferenza dei sindaci, ma anche a tutti gli altri primi cittadini, quale posizione intendano assumere e quali azioni intendano perseguire per la salvaguardia del diritto degli abitanti dell'Ulss 19 di poter accedere ai servizi sanitari e sociosanitari al pari dei cittadini di altre province del Veneto”.

La richiesta che arriva da Ibc è di “lottare con determinazione per tutelare i cittadini di tutto il territorio adriese e bassopolesano, affinché sia garantita permanenza del nostro sistema policentrico, che si valorizzino le eccellenze dei presidi ospedalieri, si rafforzi la rete dell'urgenza ed emergenza e si garantisca l'integrazione della rete ospedaliera con il territorio”.
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