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Autodromo di Adria, 600mila euro di Iva evasa, paddock e tribune chiusi

Guardia di Finanza

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La Guardia di Finanza entra all'Adria International Raceway

Controlli delle Fiamme Gialle all'Autodromo di Adria: sequestrati beni per 171mila euro su una contestazione di Iva evasa per 600mila euro. Chiusi paddock e tribune non in regola con le norme di sicurezza.
Mancato versamento per circa 600mila euro di Iva: è questa la ragione per cui le Fiamme Gialle di Adria, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale di Rovigo, hanno proceduto al sequestro di beni mobili ed immobili nei confronti del rappresentante legale della società che gestisce l'autodromo di Adria.



Sino ad ora i finanzieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia un importo pari a circa 171mila euro fra valori mobiliari e immobiliari. Conti correnti e titoli per oltre 52mila euro, due auto, quote societarie, parti in percentuale di abitazioni e terreni.



Nei confronti della medesima società e dell'altra che gestisce invece il kartodromo, nel corso di un intervento eseguito in altro contesto di indagine in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Rovigo e la Polizia locale di Adria, i finanzieri della tenenza hanno accertato numerose e diffuse irregolarità in materia di sicurezza, oltre che lo svolgimento di manifestazioni pubbliche non autorizzate. Sono scattate così le denunce di rito e, per ragioni di sicurezza, i Vigili del Fuoco hanno disposto il divieto di utilizzo del Paddock e delle tribune.



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