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"Bancadria, che tristezza quella difesa esasperata delle poltrone..."

L'intervista ad Alessandro Duò

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Alessandro Duò

Alessandro Duò conferma: l'Associazione dei soci presenterà una lista per la guida dell'istituto. "Sono esterrefatto per i commenti degli ultimi giorni. Dopo 27 anni serve un'alternativa".
Alessandro Duò, presidente dell’Associazione dei soci di Bancadria, non l’ha presa bene. Dopo che l’Associazione ha annunciato l’intenzione di presentare una lista alternativa all’attuale governance per la guida dell’istituto bancario, la reazione è stata infatti decisamente pesante. E pure sopra le righe.

"Sono rimasto esterrefatto - racconta in un'intervista alla Voce in edicola giovedì 9 marzo - dalla ‘indignazione’ con cui è stata accolta l’idea di un gruppo di soci di creare una proposta alternativa per la guida di Bancadria. Come se si fosse trattato di un atto di lesa maestà. Sono rimasto sorpreso che sia sceso in campo addirittura un Comitato per dirsi indignato che qualcuno abbia anche solo pensato di fare una proposta di cambiamento e di rinnovamento... Quello che è accaduto è semplicemente deplorevole...".

E ancora: "Se il presidente Vianello ha qualcosa da obiettare sull’Associazione dei soci, se c’è qualcosa che non gli va bene, lo dica esplicitamente. E magari lo faccia pure in prima persona, che non guasterebbe, senza utilizzare soggetti terzi più o meno consapevoli...”.

Insomma: un vero e proprio fuoco di fila. “Parlano di poltrone loro a noi? L’unico attaccamento alle poltrone a cui si assiste in maniera clamorosa è quello di chi non le vuole proprio mollare neppure dopo 27 anni. Ho detto 27 anni!. Adesso aspettiamo risposte per quanto riguarda l’adesione a Cassa centrale di Trento invece che ad Icrea. Abbiamo semplicemente posto delle domande alla governance di Bancadria. Domande alle quali speriamo arrivino delle risposte chiare e convincenti. Di certo se una classe dirigente ha a cuore i propri soci si premura di rispondere alle loro richieste... O no?”.


Di certo del movimento in queste settimane se ne vede un bel po’ attorno a Bancadria...“E a noi fa piacere... Ben vengano le associazioni promosse direttamente dalla Banca per coinvolgere i soci (è il caso della Associazione delle donne, Ndr). Qualche mese fa, in tempi non sospetti si è costituita la prima associazione di soci, che è la nostra. Vuole dire che la nostra presenza e la nostra azione un primo, piccolo risultato l’hanno già ottenuto: stimolare gli amministratori a tentare di riallacciare quei rapporti con i soci che erano stati trascurati per decine di anni”.

Poi la stoccata. I vertici della banca hanno annunciato che Bancadria ha ricevuto il verbale delle attività ispettive di Banca d’Italia, e che non c'è stata alcuna sanzione...


Ci mancherebbe altro... Ci mancherebbe solo - è la conclusione di Duò - che fossero arrivate delle sanzioni... Non c’è nulla di cui andare particolarmente orgogliosi per avere fatto in maniera corretta il lavoro per il quale si viene pagati". Insomma: “Nulla di personale, ma quando una persona occupa per 27 anni una posizione, non può che vedere le cose sempre nello stesso modo, nonostante i tempi cambino. E soprattutto rischia di avere come priorità il mantenimento del proprio ruolo e non l’attenzione che invece è dovuta ed è alla base di tutto verso i soci e i dipendenti dell’istituto”.


L'intervista integrale sulla Voce in edicola giovedì 9 marzo
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