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"Questo taglio non s'ha da fare", l'opposizione difende gli alberi secolari

Adria

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Ibc e SiAmo Adria chiedono al sindaco di Adria di revocare il nullaosta sull'abbattimento dei tigli lungo il Canalbianco. L'eliminazione non sarebbe necessaria. Ma il sindaco teme il rischio alluvioni.
I tigli sul Canalbianco tornano al centro delle schermaglie tra i diversi schieramenti politici adriesi. L'opposizione chiede infatti al sindaco Barbujani la revoca del nullaosta per l'abbattimento degli alberi, che costeggiano il fiume da più di cento anni.



Secondo i rappresentanti delle liste "SiAmo Adria" e "Insieme per il bene comune" gli alberi non rappresenterebbero un pericolo per la tenuta dell'argine, anzi contribuirebbero alla sua stabilità. I punti critici sarebbero, invece, altrove: in corrispondenza di ponte Sant'Andrea e nella zona di ponte Castello.



Di tutt'altro parere è invece il primo cittadino che ha deciso l'abbattimento dei tigli a causa del rischio di alluvioni. Ma secondo l'opposizione si tratterebbe di un taglio non necessario, deciso senza il parere complessivo della Soprintendenza.



Motivo per cui le due liste, rincuorate dalla sospensione del cantiere nei giorni scorsi, chiedono una revoca del provvedimento fino a quando l'eventuale taglio diventerà l'unica soluzione attuabile. Nel frattempo, secondo la minoranza, l'amministrazione dovrebbe adoperarsi per percorrere tutte le strade possibili per la salvaguardia degli alberi secolari, diventati un caratteristica della città.

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