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"Trovato il cavallo di re Adriano", la bufala del sindaco fa sorridere il web

Lo scherzo

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Ieri mattina il sindaco di Adria Massimo Barbujani ha annunciato la scoperta. Ma era uno scherzo. In questi giorni il Canalbianco sta restituendo di tutto, comprese due biciclette.
Una bufala che per un attimo ha entusiasmato molti cittadini adriesi, risvegliando la passione per un'antica leggenda del Polesine: la carrozza di re Adriano.



Ieri mattina il sindaco Massimo Barbujani ha scritto sul suo suo profilo Facebook: "Ansa news, importante scoperta nel bacino del tratto centrale del Canalbianco. Ritrovato il teschio del cavallo della carrozza di re Adriano", con tanto di foto del cranio dell'animale.



Un reperto leggendario sarebbe stato ripescato dal fiume durante i lavori di manutenzione. Qualcuno ci ha creduto, altri invece si sono dimostrati più cauti avanzando l'ipotesi che si trattasse di un cranio qualsiasi, gettato in acqua da un macellaio, e non certo di quello di uno dei purosangue di re Adriano.



La leggenda narra che il sovrano dei Pelasgi, una popolo originario dell'antica Grecia, guidò la sua gente in Polesine, colonizzando una terra fino a quel momento inabitata. Il carro d'oro massiccio, trainato da due cavalli e usato dal sovrano per fare il suo ingresso in Polesine, sarebbe sepolto sotto la chiesa della Tomba.



Ma la tradizione vuole che la notte del solstizio d'estate il carro riemerga in tutto il suo splendore, trainato da due possenti buoi guidati da un gigantesco carrettiere.



Questa storia fa sognare gli adriesi, che sperano sempre di trovare qualche reperto archeologico capace di dare un fondamento storico all'antica leggenda. Stavolta però sono rimasti delusi perché la notizia del ritrovamento è stata smentita dal suo stesso autore.



L'intento del sindaco, attraverso la bufala era strappare un sorriso ai concittadini, ironizzando sui curiosi "reperti" che il Canalbianco sta restituendo in questi giorni.

Fra tutti spiccano due biciclette incrostate in cui più di qualcuno ha tentato di riconoscere il proprio velocipede smarrito. E c'è anche chi ha proposto di trasformarle in una scultura dedicata al Canalbianco, il fiume che in questi giorni sta rivelando molte sorprese.


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