Raffica di furti l’altra notte in tre attività commerciali di piazzale Lupati ad Adria. Bottino di 200 euro scarsi, ma porte e finestre da riparare e lastroni in vetro da sostituire.
Ha il sapore amaro della beffa la razzia di furti avvenuta l'altra notte, poco dopo le 2, in piazzale Lupati, proprio sotto il naso della Guardia di finanza. Ben tre attività commerciali, che si affacciano sul piazzale, dominato dal cosiddetto “Palazzo di vetro”, sono state visitate: due parrucchiere, sotto la sede della Tenenza delle Fiamme gialle, e un ristorante pizzeria.
Complessivamente magro il bottino dei malviventi che in tutto sono riusciti a racimolare meno di 200 euro, ma ben più ingenti i danni subiti dalle attività commerciali. Appare chiaro che i ladri mirassero ai soldi, ma ormai i cassetti sono sempre più vuoti, solo qualche spicciolo vien lasciato quando si chiude cassa la sera.
I danni maggiori al ristorante. I ladri prima hanno tentato di entrare per la porta a sud, forzata la serratura si sono trovati davanti la porta di ferro che porta alla cucina ma hanno capito che era meglio lasciar perdere. Così sono passati dal lato opposto ed hanno gravemente danneggiato una finestra e una porta in legno, serramenti particolari che, come tutta la sala interna rivestita in legno, richiamano il tipico ambiente Sud tirolese. Non meno di un migliaio di euro i danni. Una volta dentro hanno forzato la cassa portando via il cassetto ma hanno trovato qualche euro. Da una prima ricostruzione dei titolari il resto dell’ambiente è rimasto intatto e non manca altro all’appello: tuttavia per il personale del locale è stato un grande lavoro extra per ripulire e mettere in ordine. Una parrucchiera deve rimediare al finestrone danneggiato sopra la porta: poi hanno portato via un paio di forbici, qualche confezione di prodotto, alcuni omaggi per ti clienti e alcune attrezzature, oltre a lasciare tutto sottosopra.
L’altra parrucchiera ha avuto meno danni. L’atto criminale, secondo alcune testimonianze, è avvenuto poco dopo le 2 quando qualcuno ha sentito un botto, ma non si è visto nessun movimento. Così a dare per primo l’allarme è stato Enrico Pivano, neo consigliere comunale e titolare del bar Aurora. Arrivato, come al solito verso le 6,30, ha notato un cassetto nel giardino (poi risultato essere quello della cassa del ristorante), subito ha intuito che era successo qualcosa di grave: così ha immediatamente chiamato i Carabinieri. “E’ urgente e necessario incentivare la sorveglianza – dichiara Pivaro – le nostre attività commerciali sono praticamente in mano a questi saccheggiatori. Ma è necessario – aggiunge – garantire la pena perché non è pensabile che questi malvagi, una volta presi, il giorno dopo siano già fuori”.
Il servizio sulla Voce del 1 luglio.
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