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Adria, qui si fa la Festa al pesce

Vecchie glorie

Adria, compie 40 anni la manifestazione gastronomica delle Vecchie glorie. “Qui si fa la Festa del pesce”: al lavoro una trentina di volontari.
Gianfranco Simonetti mostra orgogliosamente la tessera numero 79 dell’associazione “Vecchie glorie del calcio adriese”, tra i fondatori del sodalizio granata sorto nel 1977, quindi esattamente 40 anni fa.



E quattro decenni fa prendeva il via anche quella straordinaria avventura enogastronomica divenuta la “Festa del pesce” alla quale si è aggiunta la “Festa della rana”.



Da alcuni anni la kermesse si svolge nel parco della Casa della associazioni, ospiti della Croce Verde. Per dare la misura di quanto questa manifestazione sia sentita dalla comunità adriese, basti ricordare che recentemente un movimento politico ha organizzato un convegno nella sala conferenze della Casa delle associazioni e nell’invito, per ben specificare la location, ha aggiunto “dove si fa la Festa del pesce”.



E già: quello della “Festa del pesce” è uno stand speciale dove si respira un’aria diversa; dove tutti si sentono amici anche se non si conoscono; dove si incontrano persone di tutte le generazioni esprimendo i valori autentici che danno un senso all’essere comunità; dove si abbattono le barriere sociali perché si incontrano popolani e benestanti; dove non ci sono confini perché è un punto di riferimento per gli adriesi, per le popolazioni delle frazioni, per tanti che vengono da fuori, alcuni anche da lontano; dove le diverse associazioni, sempre un po’ gelose della propria autonomia, arrivano qui e sciolgono in unico grande gruppo.



Il tutto è riassunto dalle parole di Patrizia nel post scritto al termine della prima serata: “Complimenti a tutti voi, sempre grandi e bellissima la vostra compagnia, sembra di essere in famiglia, veramente bravi”.
Ai tavoli si ripete quasi sempre lo stesso slogan. “Perché veniamo qui? Perché veniamo tutti gli anni - afferma con forza Napoleona - è una bella abitudine che non vogliamo perdere, finché avremo la salute, continueremo a venire tutti gli anni”.



Puntualizza Luisa di Serravalle: “Veniamo per l’amicizia, per la simpatia, per abitudine”. Si intromette a gamba tesa Fides: “Bisogna ben dire che fanno dell’ottimo pesce perché ci sono mani esperte e capaci”.



Questo è anche il punto di ritrovo per chi è andato lontano ma non dimentica mai la “mi Adria” come Leonilde e Aldo che ora vivono a Santo Domingo. “Non possiamo tornare al nostro paese senza fare una sosta alla festa del pesce, almeno una serata, se possibile anche di più, passano gli anni ma c’è sempre un entusiasmo giovanile”.



Allora ci sarà un motivo, ed è presto detto, se nella prima serata di apertura dello stand appena passate le 23 era tutto esaurito. Dietro a tutto questo, dunque c’è una squadra di volontari, una trentina circa, ormai collaudata dove tutto funziona alla perfezione: da chi raccoglie le prenotazioni alla cassa, ai chi serve ai tavoli con gentilezza e affabilità; da chi pulisce il pesce durante la giornata a chi si mette ai fornelli per preparare deliziosi spaghetti allo scoglio o le zuppe anche se il piatto forte resta il fritto misto; dal re della polenta a chi prepara le bevande; da chi lava i piatti a chi cura la raccolta differenziata dei rifiuti.



La prima parte della “Festa del pesce” si è svolta nello scorso fine settimana, adesso i fornelli torneranno a riaccendersi dal 25 al 27 agosto per poi da vita alla “Festa della rana” a settembre dall’8 al 10 e dal 22 al 24, funziona anche il servizio asporto.



Il ricavato di queste manifestazioni viene devoluto in beneficenza. E se qualcuno chiede al presidente il segreto di questo successo, Angelo risponde sicuro: “Allora ringraziamo tutte le persone che hanno reso grande le Vecchie glorie in questi 40 anni”.



Il servizio sulla Voce del 3 agosto
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