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Carcere e domiciliari confermati per i vertici di Coimpo e Agribiofert

Tribunale

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Oggi il Tribunale del Riesame di Venezia ha confermato le misure disposte dal gip, compreso il sequestro preventivo di circa 170 ettari di campagna in cui erano stati sparsi i fanghi.
Misure confermate per i sei vertici di Coimpo e Agribiofert arrestati il 10 dicembre. Così ha deciso oggi pomeriggio il Tribunale del Riesame di Venezia a cui gli arrestati si erano rivolti per ottenere un'attenuazione delle misure.



Invece il Tribunale ha deciso che Gianni Pagnin e Mauro Luise resteranno in carcere, mentre le rispettive figlie Alessia Pagnin e Glenda Luise resteranno ai domiciliari, così come Mario Crepaldi e Rossano Stocco.



Per tutti e sei le manette erano scattate il 10 dicembre, al termine dell'inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia per lo smaltimento irregolare dei fanghi provenienti dalle acque reflue. Secondo gli inquirenti i rifiuti sarebbero stati sparsi su 280 ettari di terreni agricoli attorno all'impianto di Ca' Emo senza che fossero stati regolarmente stabilizzati, arrecando danni all'ambiente.



Rigettata anche la richiesta di dissequestro di circa 170 ettari di campagna.




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