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L'inchiesta

Coimpo, nelle carte c'è anche Federico Simoni

Il vicesindaco di Adria intercettato. Molti gli incontri organizzati, ma lui si difende: “Mai fatto niente di illegale: lo faccio per tutte le aziende in difficoltà.”

Coimpo, nelle carte c'è anche Federico Simoni

L'assessore Federico Simoni

Il suo nome circolava da parecchi giorni, dopo essere stato inserito già nell’ordinanza con cui il gip di Venezia, Barbara Lancieri, ha emesso le ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e quattro agli arresti domiciliari) per i vertici della Coimpo.

Negli ultimi giorni, poi, con le 10mila pagine dell’indagine frutto del giudizio del Tribunale del Riesame, il nome del vicesindaco di Adria, Federico Simoni, è comparso in altre carte e anche in parecchie intercettazioni messe agli atti.

Atti al termine dei quali il pm della Dda di Venezia ha rimandato tutto alla Procura di Rovigo per verificare la posizione dei singoli.

Che tradotto vuol dire: niente a che vedere con l’inchiesta sul traffico di rifiuti, ma qualcosa da verificare sotto il profilo della posizione penale potrebbe anche esserci.

“Mi immaginavo potesse succedere. Vista la mia posizione di assessore ad Adria - spiega Simoni - quando l’azienda ha avuto dei problemi dal punto di vista autorizzativo ho svolto il mio ruolo, che è quello di capire il perché di certi ritardi... Di certo non mi sono mai messo in mezzo e non ho mai fatto pressioni”.

Eppure, scorrendo gli atti, si legge per esempio di suoi interventi un po’ sopra le righe per spostare qualche dirigente... Un'ipotesi che però Simoni nega.

“Assolutamente no. Mai fatto pressioni per rimuovere qualcuno, ci mancherebbe. Io mi sono sempre mosso nella legalità, con la consapevolezza che nella pubblica amministrazione ci sono pratiche che a volte si bloccano senza un reale motivo. E come l’ho fatto a suo tempo per Coimpo, lo faccio per altre imprese del territorio”.

Un interesse molto forte, il suo...
“... Non c’è stato mai alcun interesse personale nella vicenda, tanto è vero che il sindaco era informato di tutte le iniziative che ho preso. E lo può confermare. Io so bene quali siano i compiti della politica e so bene dove si debba fermare un pubblico amministratore”.

Qualcuno la penserà diversamente, questo lo deve mettere nel conto...
“Come metto nel conto che le intercettazioni non sembra rappresentino quello che appare a prima vista. Un conto è il linguaggio parlato e un conto vederlo poi trascritto...”.

Nelle carte, tra l'altro, si parla di una serie di incontri organizzati con la Provincia, presente anche il presidente Trombini. "Incontri senza nulla di carbonaro", insiste Simoni spiegando di cosa si trattava.

“La mia attività la svolgo per tutte le aziende del territorio. I risvolti futuri all’epoca non potevo certo immaginarli. E non mi hanno lasciato bene...”.

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