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Coimpo, non solo politici: in tanti rischiano di finire indagati

Nomi eccellenti

Web Redazione

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redazione.ro@lavoce-nuova.it

19.01.2018 - 13:32

104624

Carabinieri forestali durante i sequestri alla Coimpo

Fra le posizioni da definire, come le chiama la Dda (e che rischiano di finire presto indagati), ci sono due dirigenti pubblici, noti professionisti e dipendenti di alto livello di aziende private.
Si può proprio dire: questo è solo l’inizio.



Le intercettazioni sul caso Coimpo, rese note dalla Voce a fine dicembre e arrivate due sere fa in consiglio comunale con il vicesindaco Federico Simoni tirato in ballo per una frase sul geologo “da addomesticare”, riserveranno da qui ai prossimi mesi più di una sorpresa. E alcune potrebbero essere davvero clamorose ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Adria/caso-coimpo-ecco-cosa-dicono-le-intercettazioni-[/url]).



Inseriti dalla Dda nel capitolo “posizioni da definire” sono tornati in procura a Rovigo gli atti relativi a moltissimi personaggi anche di primo piano.



Secondo la Dda, si tratta di elementi che pur non avendo rilevanza nell’inchiesta sullo smaltimento dei fanghi, potrebbero risultare penalmente perseguibili, e dunque sono meritevoli di indagini da parte della stessa Dda o, più probabilmente, della Procura di Rovigo.




E se i nomi dei due politici finiti nelle carte sono noti (il presidente della Provincia, Marco Trombini, e il vicesindaco di Adria, Federico Simoni, per episodi distinti tra di loro), altrettanto non si può dire per gli altri: un noto professionista, due dirigenti e un funzionario pubblico (uno in Provincia l’altro in un Comune), dipendenti di aziende che lavoravano con Coimpo.



Va detto che dai riscontri che abbiamo potuto effettuare sulle carte, in nessun caso si parla di pagamenti o di soldi, ma si ipotizzano sempre e solo reati di abuso (dall'abuso d'ufficio all'omessa denuncia, per intenderci).



Nessuno, al momento, risulta indagato, ma è evidente che presto il quadro potrebbe mutare, come hanno confermato anche ieri in Procura.
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