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Terreni inquinati, si muove la Provincia

Caso Coimpo

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Sindaci ed enti hanno risposto all’invito di Barbujani per un’azione comune.
Nasce il fronte dei sindaci nei cui territori sono stati sversati fanghi di depurazione prodotti da Coimpo e Agribiofert. E subito firmano un documento comune per sollecitare la Provincia a convocare in tempi strettissimi un incontro con tutti i proprietari terrieri interessanti agli sversamenti, soprattutto quelli citati nella ben nota informativa del gruppo Carabinieri forestale, arrivata a metà gennaio e portata all’attenzione dell’opinione pubblica nella seduta del consiglio comunale del 17 gennaio scorso.



Ma il fatto, probabilmente più significativo, che potrebbe dare l’impronta di storico all’incontro a Palazzo Tassoni, è che la Provincia ha ufficialmente riconosciuto che il problema è in capo a lei e intende avviare il procedimento amministrativo previsto dal testo unico ambientale del 2006.
Questo, perlomeno, è stato l’impegno preso dai tecnici di Palazzo Celio. Ed è stato un grosso sospiro di sollievo per i sindaci anche perché in questo modo si opera per area vasta superando i singoli campanilismi. E tra i primi atti della Provincia ci sarà quello di effettuare quanto prima nuovi carotaggi sui terreni dal momento che quelli citati nell’informativa della forestale si riferiscono al marzo 2015, quindi si tratta di capire lo stato delle cose attuale se migliorato o peggiorato.



In ogni caso, come osserva l’Arpav, la situazione sarebbe meno preoccupante rispetto a quanto qualche soggetto vuol far credere.
Dunque, il tavolo convocato dal sindaco Massimo Barbujani all’indomani dell’arrivo dell’informativa della forestale, oltre che un successo per l’iniziativa, segna un importante passo avanti che traccia la strada del futuro.

Il servizio completo sulla Voce in edicola il 2 febbraio
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