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Adria borgo autentico, inizia il processo all'assessore

Tribunale

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Patrizia Osti è accusata di abuso d’ufficio per non ave indetto un appalto. Ieri mattina l’udienza filtro: né il Comune né le associazioni si sono costituite parte civile.
E’ alla sbarra degli imputati con l’accusa di abuso d’ufficio. Per l’assessore del Comune di Adria Patrizia Osti, rinviata a giudizio lo scorso ottobre per la complessa questione dei Borghi autentici, il processo entrerà nel vivo a partire dal prossimo 29 novembre. Eppure anche l’udienza di stamattina, è stata significativa, nonostante sia durata soltanto pochi minuti.



Una durata caratteristica, del resto, di ogni udienza filtro, il cui compito è verificare che ci siano tutte le carte in regola per avviare il processo. Non solo: nell’udienza preparatoria, chi ritiene di essere stato danneggiato dalla condotta degli imputati, ha la possibilità di costituirsi parte civile, assistito dai propri avvocati. Cosa che invece non è accaduta oggi in aula: né il Comune né le associazioni a cui, secondo la ricostruzione della Procura, sarebbe stata negata la possibilità di partecipare al progetto attraverso l’organizzazione di un bando, hanno deciso di intraprendere la strada legale.



Ma facciamo un passo indietro per capire come l’iniziativa “Adria borgo autentico”, che avrebbe dovuto incrementare il turismo nella città etrusca, abbia raggiunto il tribunale. Nel 2015 Palazzo Tassoni aveva deciso di attuare l’iniziativa, di cui avrebbe dovuto occuparsi l’assessore al turismo Patrizia Osti, che aveva affidato la realizzazione del progetto all’associazione “Borghi autentici”.



Una mossa irregolare, secondo la pubblica accusa, dal momento che l’assessore avrebbe dovuto indire un bando, nel rispetto delle norme d’appalto. L’associazione, quindi, avrebbe tratto un vantaggio indebito da questa assegnazione, motivo per cui la Procura di Rovigo aveva aperto un fascicolo per abuso d’ufficio. E a ottobre dell’anno scorso per Patrizia Osti era arrivato il rinvio a giudizio deciso dal gup Alessandra Martinelli.



Ma il legale della difesa, l’avvocato Marco Casellato, confida di dimostrare in sede di dibattimento l’infondatezza delle accuse rispetto a una vicenda che al Comune di Adria aveva provocato non pochi grattacapi. Sull’iniziativa Borghi autentici, infatti, non ha indagato soltanto la Procura di Rovigo, ma anche la Guardia di Finanza, per presunti pagamenti irregolari.

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