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Si vuole buttare in Canalbianco, poi si scaglia contro i carabinieri

Adria

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Adria: si vuole buttare in Canalbianco, poi si scaglia contro i carabinieri. Un 42enne colpisce i militari intervenuti per sedare la lite con la fidanzata: arrestato.
Ha patteggiato la pena, immediatamente sospesa, di cinque mesi e dieci giorni. Si è chiusa così, in tribunale a Rovigo, la direttissima a carico di un 42enne che, nella serata di martedì scorso, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Adria avevano arrestato.



I militari infatti, erano intervenuti per sedare una lite, ma, secondo l’accusa, sarebbero stati aggrediti dall’uomo, già noto alle forze di polizia. Il 42enne, incensurato ma sottoposto ad un ammonimento del questore con il divieto di avvicinamento alla propria compagna, stava litigando con quest’ultima lungo l’argine del Canalbianco, minacciando anche di volersi buttare in acqua.



A chiamare i carabinieri era stata, secondo una prima ricostruzione dei fatti, una donna che aveva visto i due fidanzati litigare in maniera animata.
Secondo l’accusa, i militari, intervenuti per farlo desistere, sarebbero stati invece improvvisamente aggrediti dall’uomo, in uno scatto d’ira. I carabinieri hanno dovuto così immobilizzarlo: il 42enne veniva poi portato in caserma per essere quindi arrestato per violenza e percosse a pubblico ufficiale.



I carabinieri, quindi, sono intervenuti, sempre secondo questa ricostruzione dei fatti, per quella che appariva una lite, piuttosto accesa.
L’uomo, a un certo punto, avrebbe reagito in maniera estremamente decisa, scagliando via tutto.



I militari avrebbero cercato di bloccarlo, anche con l’intenzione di evitare che potesse lanciarsi in acqua, ma lui avrebbe reagito in maniera esagitata, strattonando un carabiniere e colpendo alla fronte un altro militare. Le percosse hanno comportato lesioni comunque leggere per i carabinieri. Abbastanza, secondo l’accusa, per configurare l’accusa e l’arresto.



La difesa, invece, affidata all’avvocato Chiara Franzoso, ha sottolineato come non ci fosse volontà di colpire, ma unicamente di divincolarsi.



Questa mattina è stato convalidato l’arresto e la direttissima si è conclusa con un patteggiamento a cinque mesi e dieci giorni, pena sospesa.



Il servizio sulla Voce del 15 marzo
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