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E' scomparso Leo Veronese

Adria

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Superstite di Auschwitz. Sabato mattina i funerali.
Profondo cordoglio ha suscitato in paese la scomparsa di Leone Veronese, per tutti Leo, deceduto all’età di 91 anni, essendo nato il 24 settembre 1926. Il funerale sarà celebrato questa mattina alle 10.30 nella chiesa di Bottrighe dal nipote don Gabriele Fantinati, poi la salma sarà tumulata nel cimitero della frazione.


Lascia la moglie Irene, i figli Elena ed Enrico, quindi il fratello Lino, mentre gli altri tre sono deceduti. Era tornato in paese circa 20 anni fa, dopo aver svolto per tre decenni il ruolo di segretario autista in una grande parrocchia di Milano.


Ma la sua vita è stata segnata dalle immani sofferenze patite durante la Seconda guerra mondiale, fino al punto di essere deportato nel campo di concentramento di Auschwitz dopo l’arresto, perché considerato disertore, dopo aver rifiutato di arruolarsi nell’esercito quando ricevette la cartolina del distretto nel 1944 e ancora non aveva 18 anni.


A salvarlo nell’inferno del campo di concentramento fu la sua attività di saldatore e così fu impiegato a riparare gli assali dei vagoni della morte, lavorando 12 ore al giorno e nutrendosi con una fetta di pane spalmata di lardo.

Riuscì anche ad evadere in una notte di bufera di neve insieme ad altri due, ma 18 giorni dopo fu di nuovo catturato e mandato in una fabbrica a Brno.


Sulla "Voce" di sabato 17 marzo l'articolo completo.
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