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Coimpo, gli imputati chiedono di patteggiare e tornano in libertà

Tribunale

104811

La sede di Coimpo

Mauro Luise e Gianni Pagnin vanno ai domiciliari. Per Rossano Stocco, Alessia Pagnin e Glenda Luise resta solo l'obbligo di dimora. Per tutti si va verso una condanna inferiore ai 2 anni, pena sospesa.
Caso Coimpo: dopo poco meno di quattro mesi di carcere, Mauro Luise e Gianni Pagnini escono dal carcere per andare agli arresti domiciliari (rispettivamente ad Adria e Noventa Padovana), mentre Rossano Stocco, Glenda Luise e Alessia Pagnin ottengono l'attenuazione della misura cautelare a loro carico: non più arresti domiciliari ma obbligo di dimora nel comune di residenza con la comunicazione ai carabinieri degli orari di reperibilità.



Analogo provvedimento era stato ottenuto alcuni giorni fa dal sesto indagato, Mario Crepaldi.



La decisione è stata assunta dal giudice per le indagini prelimiari del Tribunale di Venezia, David Calabria con il parere favorevole del pm della Dda.



La decisione è arrivata dopo che i sei imputati hanno presentato richiesta di patteggiamento della pena, anche questo con parere favorevole del pm. Patteggiamento a pene inferiori ai due anni di carcere (con sospensione condizionale) che, se accolto dal giudice, metterà fine alla vicenda giudiziaria esplosa nello scorso dicembre con gli arresti per lo smaltimento illecito di rifiuti.



A convincere il gip per la concessione dell'attenuazione delle misure cautelari, si legge nell'ordinanza, "il tempo significativo decorso in costanza di detenzione ed il conseguente effetto deterrente, l'intervenuto sequestro preventivo dei beni utilizzati nell'attività di impresa e, con specifico riferimento agli imputati sottoposti agli arresti domiciliari, il rigoroso rispetto delle prescrizioni".


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