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Adria

L'omaggio di Adria al maestro Lino Gialain

Gli Amici del cavallo hanno consegnato una targa allo scultore Lino Gialain, autore del cavallo in piazzale Alberto Mario.

“Ci troviamo al cavallo”: da sei anni a questa parte è diventata una frase in bocca a chiunque voglia individuare un luogo per darsi appuntamento ad Adria, sia per quanti vivono in città o nel circondario, sia per coloro che vengono da fuori e conoscono poco la toponomastica della città etrusca. Il cavallo in questione, si fa notare subito per la sua impotenza, si trova in piazzale Alberto Mario, dietro la chiesa Cattedrale, sul lato ovest della rotatoria ed è stato messo lì il 31 marzo 2012.

L’opera porta la firma di Lino Gialain, maestro scultore del ferro nella sua officina a Pozzonovo ed è dedicata “Ai cavalieri d’Italia”. La scultura è stata voluta dall’associazione Anioc che riunisce tutti coloro che sono stati insigniti di onorificenze cavalleresche. Determinante è stata la generosità di Francesco Lanzafame, deceduto qualche anno fa, che ha lo donato alla città ed è stato ripagato con l’attestato “Adria riconoscente”.

A sei anni dall’inaugurazione dell’opera, gli Amici del cavallo hanno organizzato una serata conviviale come segno di ringraziamento per Gialain e per la sua attenzione verso la città del Groto. L’incontro è culminato con la consegna di una targa nella quale sta scritto: “Allo scultore e maestro del ferro battuto Lino Gialain per il VI anniversario del dono della sua opera: tu sei come alcune persone che rendono il mondo speciale solo vivendoci”.

Presente una numerosa delegazione dell’Anioc con il presidente provinciale Luciano Garbin e alcuni rappresentanti della Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon, di cui lo stesso Gialain fa parte. Tra l’opere di Gialain che hanno destato più interesse e suscitato più clamore ci sono il busto a Obama arrivato alla Casa Bianca grazie all’ambasciatore in Italia e quello a Papa Francesco benedetto dallo stesso pontefice in piazza San Pietro il 22 febbraio 2014, quando lo ammirò soddisfatto ed esclamò: “Molto bello, ma sono ancora vivo”. Adesso il maestro sta preparando il busto della regina Elisabetta II.

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