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Cuberli lancia l’ultima chiamata

Il segretario del Partito democratico di Adria: “Superare i personalismi per un unire le energie e affrontare le emergenze”.

Cuberli lancia l’ultima chiamata

Federico Cuberli, segretario del Partito democratico di Adria

Invito tutti a superare personalismi, ripicche varie, a liberarsi dagli schemi fissi di appartenenza di partito o movimento civico per guardare insieme, con spirito collaborativo, ai gravi problemi che la città e il territorio adriese dovranno affrontare nei prossimi mesi: è in gioco il futuro di questa comunità”. Il più giovane tra gli attori protagonisti di questa fase politica, il 28enne Federico Cuberli, segretario del circolo Pd, lancia un appello in un momento cruciale i cui si vanno a definire alleanze e candidati per le Comunali del 10 giugno. Cuberli anticipa alcuni argomenti dell’assemblea pubblica di questa sera alle 21 in sala Cordella.

Scusi, a chi si riferisce?

“A tutti, forze politiche e civiche, a candidati sindaco veri e virtuali, a chi si è autocandidato, a chi per orgoglio o ripicca non vuole fare un passo indietro. Non faccio nomi perché non voglio alimentare altre tensioni, vorrei che queste mie parole aiutassero tutti a riflettere, a tornare con i piedi per terra”.

Anche lei è candidato sindaco?

“La mia è una candidatura a servizio del partito e di una possibile alleanza che il Pd andrà a fare. Il mio partito, che ringrazio per la fiducia, ha mandato un messaggio: noi abbiamo donne e uomini, giovani e persone esperte per guidare la città. Siamo pronti a correre da soli, non temiamo alcuna sfida. Ma siamo consapevoli che la città e le sue frazioni hanno bisogno di superare alcune profonde lacerazioni, che c’è bisogno il contributo di tutti, almeno di chi vuol starci, per affrontare alcuni gravi problemi. Se stiamo qui a rinfacciarci colpe e ragioni, a fare a gara su chi è più bravo o meno, non andremo da nessuna parte, prenderemo in giro i nostri cittadini. Non vogliamo mettere una pietra sopra sul passato, vogliamo unire più energie possibili per andare avanti”.

Quali sono i problemi più urgenti?

“Abbiamo cinque emergenze: servizi socio sanitari e sociali dall’ospedale alla Casa di riposo, il rilancio del commercio, una nuova visione urbanistica, mandare avanti le infrastrutture e la partita del parco. Allora voglio che sia chiaro un concetto: stiamo discutendo con le altre forze politiche per condividere una piattaforma programmatica su questi temi, poi decideremo il candidato sindaco, senza preclusioni né veti”.

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