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La sentenza

Volontari, ok ai trasporti sanitari

Croce verde e Anpass esultano, Cavallari: “La nostra città capofila a livello nazionale”. Non è necessario, la tesi sposata dall'avvocato Migliorini, affidare sempre con appalto.

Volontari, ok ai trasporti sanitari

Croce verde e Anpass esultano, Cavallari: “La nostra città capofila a livello nazionale”

Il volontariato è salvo, nel caso specifico la Croce verde e tutte quelle associazioni impegnate nel trasporto sanitario/assistenziale: il Tar del Veneto ha rimandato alla Corte di giustizia europea la decisione emessa dal Consiglio di stato che ha sentenziato la necessità di mettere sempre e comunque a gara i servizi di trasporto sanitario per rispettare la direttiva degli appalti.

Questa procedura avrebbe di fatto escluso tutto il mondo del volontariato dalla fornitura di servizi che oggi vengono pagati solo ed esclusivamente a compensazione delle spese sostenute, quindi escludendo la parte di guadagno per il fornitore di servizio.

Pertanto a seguito della sentenza del Tar, in attesa del provvedimento che arriverà dal Lussemburgo non prima di un anno, resta in vigore la legge regionale che affida alle associazioni di volontariato senza fini di lucro, il servizio di trasporto di emergenza/assistenza.

Dunque, Croce verde e Anpass non si sono perse d’animo di fronte alla sentenza del Consiglio di stato, cui fa fatto seguito il ricorso di un’azienda che ha voluto contestare il servizio affidato all’associazione adriese.

Croce e Anpass hanno affidato il caso nelle mani dell’avvocato adriese Valerio Migliorini profondo conoscitore del diritto comunitario e che ha saputo trovare il nodo della matassa per stoppare il Consiglio di stato.

“Abbiamo impostato la nostra battaglia – spiega il legale – sul presupposto che bisogna fare una distinzione fra trasporto e mobilità assistita perché stiamo parlando di due servizi completamente diversi. Quando una sentenza o un provvedimento normativo fanno riferimento ‘eslusivamente al trasporto’ è chiaro che è un ambito diverso dall’attività di assistenza svolta nell’ambito di un trasporto per esigenze sanitarie e assistenziali. Non posso nascondere la soddisfazione – conclude Migliorini – per il fatto che il Tar Veneto abbia accolto la nostra tesi e sono fiducioso che altrettanto potrà fare la Corte europea”.

Appare chiaro, allora, che si tratta di una sentenza storica che vede la Croce verde capofila in una battaglia di portata nazionale ed europea e tiene aperte le porte al prosieguo delle prestazione per le associazioni.

Profonda soddisfazione nella sede della Croce verde dove si tira un grande sospiro di sollievo come viene rimarcato da Lamberto Cavallari, punto di riferimento e membro della giunta nazionale Anpass.

“E’ un grande risultato – spiega - che ripaga dell’impegno profuso e messo a disposizione da Croce verde e Anpas: la sentenza della Corte di giustizia europea avrà risonanza in tutta Italia per il mondo del volontariato che mette a disposizione i propri servizi a rimborso, piuttosto che in vendita, rinunciando al guadagno e investendo tantissimo in qualità e formazione. E’ esattamente con questo impegno che mi sono messo a disposizione per la mia città”.

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