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Palazzo Tassoni

Caso vigilessa, Barbierato tace

La questione è approdata nell’aula consiliare

Caso vigilessa, Barbierato tace

“Quando leggeranno le carte avranno meno certezze sulla linearità del procedimento amministrativo che ha portato all’assunzione di una vigilessa a tempo determinato per quattro mesi”, ammoniva Sandro Gino Spinello poco più di un mese fa quando infuriava la polemica sulla vigilessa “civica”.


Una polemica scatenatasi quando qualcuno dell’opposizione si accorse che la donna, che andava a vestire la divisa, era stata candidata in una delle liste civiche a sostegno di Omar Barbierato, mentre l’iter burocratico presentava alcuni aspetti abbastanza contraddittori.

Ecco perché la questione è approdata nell’aula consiliare, e si è visto subito quanto il monito della vecchia volpe della politica adriese avesse colpito nel segno.

Infatti il sindaco non ha proferito parola, mascherandosi dietro la relazione della dirigente Serenella Barbon, assistita dal responsabile del personale Luigino Cavani.

La dirigente ha letto una lunga e dettagliata relazione che ha avuto l’unico merito di far trasparire quanto tempo, risorse e impegno di personale la macchina comunale abbia sacrificato per due assunzioni di tre e quattro mesi.


Ma le questioni principali sono rimaste senza risposta: perché il sindaco non ha voluto parlare, perché la dirigente non poteva farlo.

Ma alcune anomalie emergono dalla stessa relazione Barbon, a cominciare dal fatto che vengono utilizzate due graduatorie in contemporanea, una interna e una esterna, quando la Corte dei conti ha sentenziato che prima va esaurita quella interna. Difficile e tortuoso ricostruire tutto l’iter, però in tutto questo c’è una data chiave: il 23 agosto, un giovedì. Quel giorno infatti arriva la disponibilità di un agente padovano a prendere servizio dal 17 settembre, dato che il suo contratto in essere scadeva una decina di giorni prima. Ma la convenzione con Padova viene formalizzata soltanto ai primi di settembre, secondo Barbon “per essere certi che avrebbe accettato”.

Quello stesso 23 agosto, il comune di Adria decide di riprendere in mano una propria graduatoria del 2004 nonostante gli esiti negativi di quattro mesi. E quattro giorni dopo arriva via pec la disponibilità dell’11esima classificata a prendere servizio dal primo settembre: la stessa persona che a metà aprile, pur risiedendo a Bottrighe, “non è stato possibile contattare” afferma Barbon. Sarà pure una coincidenza, ma nel frattempo c’è stata la campagna elettorale e la futura vigilessa è stata una candidata civica.

Sulla "Voce" di mercoledì 10 ottobre l'articolo completo

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