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Adria

Milletrecento libri donati in memoria di Mia

Un bellissimo progetto per ricordare la volontaria adriese morta prematuramente 13 anni fa

Milletrecento libri donati in memoria di Mia

Giovedì 21 marzo alle 16.30 presso la Biblioteca dei Ragazzi di Adria si terrà un’animazione dedicata ai bambini per festeggiare la nuova donazione di volumi di “Mia’s Library”. Il progetto di donazione di libri, una sorta di “biblioteca diffusa”, è stato istituito nel 2007 dalla famiglia per ricordare Mia, venuta a mancare prematuramente nel 2005, e il suo appassionato impegno come volontaria alla Biblioteca dei Ragazzi e insegnante di inglese in un asilo adriese, ed è andato crescendo ogni anno grazie al sostegno di numerosi amici.

Nel corso di tredici anni di attività Mia's Library ha donato un totale di milletrecento volumi, che nel territorio adriese sono andati a Biblioteca dei Ragazzi (con libri in italiano e inglese facilitato) e Biblioteca Comunale, dove è stato istituito un fondo di libri in varie lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco e dallo scorso anno anche russo), Casa di Riposo, Reparto di Pediatria dell’Ospedale locale e Liceo C. Bocchi.

Oltre alla donazione di più di sessanta volumi alla Biblioteca dei Ragazzi e alla Biblioteca Comunale di Adria, quest’anno Mia’s Library arriva anche in due reparti di pediatria fuori dalla regione. Una piccola donazione di libri andrà, infatti, a Bibli-os’ (www.biblios.it), associazione che ha creato la biblioteca della Clinica Pediatrica Gozzadini dell’Ospedale Sant'Orsola di Bologna, una straordinaria realtà che con i suoi volontari gestisce un servizio bibliotecario con migliaia di prestiti l’anno nei reparti di pediatria del policlinico; mentre un fondo di circa cinquanta volumi sarà donato all’Ospedale S.S. Annunziata di Taranto e ai piccoli pazienti dei reparti di Pediatria, Oncoematologia pediatrica e Pronto Soccorso pediatrico, grazie alla preziosa collaborazione con l’associazione tarantina S.I.M.BA. (www.simbaonlus.it), che sostiene quotidianamente i bambini ospedalizzati e le loro famiglie nella difficile esperienza della degenza.

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