VOCE
FRAZIONI
10.05.2019 - 16:54
“Causa carenza di personale, nei paesi non vengono più rilasciati certificati”
Sospesa l’attività nelle delegazioni delle frazioni. Ecco la comunicazione di palazzo Tassoni: “Si avvisa che a causa della carenza di personale, le attività inerenti i servizi demografici negli uffici di delegazione saranno sospese fino a data da destinarsi, che sarà successivamente comunicata, per qualsiasi richiesta rivolgersi all’ufficio centrale negli orari previsti e reperibili sul sito istituzionale. Telefono: 348.264888”.
Incredibile, ma vero. La sospensione dei servizi comunali nelle frazioni arriva dalla giunta civica capitanata da Omar Barbierato che aveva fatto della valorizzazione delle frazioni uno dei cavalli di battaglia nella sua trionfale cavalcata verso palazzo Tassoni.
Adesso le frazioni stanno diventando sempre più le forche caudine per i civici: dalla scuola primaria di Baricetta ormai destinata alla chiusura, all’illusione di riaprire la scuola media a Bottrighe. Tuttavia non sono passati ancora due anni quando le opposizioni insorsero contro l’allora assessore Giuseppe Marzolla, il quale decise la chiusura degli stessi servizi perché ormai tutto veniva fatto per via informatica e pochi erano quelli che andavano a chiedere un certificato in delegazione. L’assessore aveva addirittura previsto la consegna dei certificati a domicilio. Dopo qualche settimana, fece marcia indietro affermando che “la sperimentazione non dava i frutti sperati”.
Un dietrofront provocato dai duri attacchi che arrivarono dai banchi dell’opposizione dove sedeva anche l’esponente Ibc Barbierato. “Gli uffici comunali decentrati - tuonavano nell’estate 2017 - dovrebbero aumentare la gamma dei servizi resi; dovrebbero diventare ‘sportelli avanzati’ ai quali il cittadino può rivolgersi non solo per le certificazioni anagrafiche ma per tutte le pratiche che lo riguardano”.
E ancora: “Le delegazioni non hanno come unico scopo il rilascio delle certificazioni anagrafiche o di stato civile ma dovrebbero rappresentare il riferimento del comune nelle località decentrate”.
Così accusarono Marzolla di “pressapochismo e improvvisazione”. Questa è stata una delle bandiere dei civici che per anni hanno annunciato il ripristino delle consulte, ma dopo nove mesi di governo niente è stato partorito.
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