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Il grande sogno di Tito Franzolin

Il presidente del Bocar Juniors: “Vogliamo formare ed educare i calciatori del futuro”

Il grande sogno di Tito Franzolin

Il tracciato è segnato: in fondo alla strada ci sono l’università del calcio giovanile e l’accademia degli allenatori. E’ il sogno che Tito Livio Franzolin intende portare avanti e difficilmente qualcuno lo fermerà. Gli ostacoli non mancano, ma nessuno sarà insormontabile. Il presidente del Bocar Juniors è profondamente amareggiato per quello che sta succedendo nella città etrusca, ma non si scompone più di tanto.

Nella conferenza stampa dell’altro giorno è apparso quanto mai sereno e sicuro di sé, affiancato dal dirigente Simone Chieregato nella sede della società nel centro sportivo di Bottrighe, mentre il segretario Luca Levi, da poco strappato all’Us Adriese 1906, procedeva con le nuove adesioni perché sulla porta della suo ufficio c’era la fila di genitori in attesa di iscrivere i propri figli. Alla dirigenza granata manda a dire che “siamo sempre aperti al confronto e al dialogo, a portare avanti quell’accordo che la società di via Bettinazzi ha stracciato senza motivo”.

Progetto ambizioso che consentiva al Bocar di dedicarsi alle giovanili, all’Adriese di lanciarli nel palcoscenico del grande calcio. “Tanto di cappello per quello che l’Adriese sta facendo con la prima squadra - ha ribadito - ma la dirigenza granata ha sempre dato l’impressione di non essere sufficientemente interessata alle giovanili. Noi invece vogliamo educare, formare e far cresce dei bambini affinché possano diventare dei calciatori”. Tuttavia, Franzolin, con molto tatto non ha risparmiato una stoccata ai granata: “Abbiamo un bacino di 400 ragazzi, eppure la prima squadra dell’Adriese è formata da 25 giocatori presi in giro di qua e di là, che non possono sentirsi legati a questo territorio e a questa città”. Adesso l’attenzione è concentrata su martedì 3 settembre quando il Bocar si presenterà all’impianto sportivo Giulio Bressan di Borgo Dolomiti per iniziare gli allenamenti della nuova stagione.

“La pec inviataci dal comune il 18 luglio scorso a firma del dirigente Carlo Gennaro parla chiaro: in quella struttura possono allenarsi solo atleti tesserati con San Vigilio e Bocar, fino al 30 giugno 2020, nel frattempo dovrebbe uscire questo benedetto bando. Sarà il comune – aggiunge - a farsi garante del rispetto degli accordi”. Quindi aggiunge: “Non mi interessano gli scontri politici né le dietrologie, anzi ho già perso troppo tempo a rispondere a questo e quello. A me piace stare con i ragazzi, mi piace confrontarmi con gli allenatori e il resto dello staff: questo è il cuore della passione, è il calcio sul campo, è l’essenza dello sport”. Nel frattempo proseguono gli investimenti: la società si è rafforzata con l’arrivo di Levi in segreteria, quindi Giorgio Molon che vanta un’esperienza ventennale al Padova tra serie A e B, per non parlare di Cinzia Mattiolo, anche lei padovana, psicologa esperta in ambito sportivo che farà visita al Bocar juniors due giorni alla settimana. E Franzolin osserva ogni cosa, anche i minimi particolari, come l’addetto che sta tinteggiando di giallo la scalinata che porta alla tribuna del campo sportivo di Bottrighe. Ma il pensiero è al Bressan.

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