Cerca

CA’ EMO

“Quel giorno terribile è sempre ieri”

Le toccanti parole di Carlo Bellato: “Il tempo non aggiusta le cose, ci cambia dentro”

“Quel giorno terribile è sempre ieri”

Le toccanti parole di Carlo Bellato: “Il tempo non aggiusta le cose, ci cambia dentro”

“Resteremo al fianco della comunità di Ca’ Emo, per portare avanti il percorso intrapreso: un cammino che deve continuare per un futuro migliore” è il messaggio del sindaco Omar Barbierato alle celebrazioni per il quinto anniversario della tragedia Coimpo dove persero la vita Nicolò Bellato 28 anni, Paolo Valesella 53, Marco Berti 47, Giuseppe Baldan 47.

La tragica ricorrenza cade domenica prossima, tuttavia la cerimonia ufficiale si è svolta stamattina per consentire alle famiglie di partecipare alle celebrazioni private memori dei problemi di partecipazione verificatisi lo scorso anno. Per un disguido di comunicazione a Palazzo Tassoni, non sono stati informati gli organi di stampa.

Stamattina chiesa gremita a Ca’ Emo con il rito religioso celebrato da don Lucio Pollini arrivato in parrocchia da poche settimane, alla presenza del primo cittadino accompagnato dalle consigliere comunali Sara Mazzucato e Oriana Trombin. Al termine della messa, autorità, familiari e cittadinanza hanno raggiunto in corteo, aperto dal gonfalone della città, piazzale Matteotti dove si trova la targa che ricorda le quattro vittime. Qui il sindaco ha deposto un mazzo di fiori, cui è seguita la benedizione del sacerdote. Mazzuccato ha richiamato l’attenzione sulla sicurezza nel lavoro perché “di lavoro non si deve morire: non è ammissibile che tali morti bianche siano accadute senza nessun valido motivo e significato”.

Molto toccanti le parole di Carlo, papà di Nicolò. “Sono trascorsi cinque anni da quel giorno tremendo – ha ricordato - ma sinceramente per noi familiari delle vittime sembra ieri. E’ difficile vivere e andare avanti quando l’unico scopo della propria mia vita se ne è andato. Non sappiamo quale disegno abbia riservato per noi il Signore, di sicuro non ci ha abbandonato e voi presenti ne siete la prova e per questo vi diciamo ancora una volta grazie”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400