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ECONOMIA

Un po’ di Polesine a Fieracavalli

Norma Carletti: “E’ un orgoglio portare il nome della nostra città in un consesso internazionale”

Un po’ di Polesine a Fieracavalli

Norma Carletti: “E’ un orgoglio portare il nome della nostra città in un consesso internazionale”

Si torna a Verona, si torna in fiera, si torna a Fieracavalli: la ditta Pi.Enne ritorna anche nella vetrina internazionale dell’equitazione nel capoluogo scaligero. Quella di quest’anno è la 121esima edizione e si svolge da giovedì a domenica 10.

Si tratta di una piccola azienda con meno di 10 dipendenti, alle porte di Valliera, frazione di Adria, situata sulla Sr 443. Come a dire: Davide nell’area di Golia. Ma da cinque anni a questa parte l’ha sempre spuntata e rinnova la sfida per il sesto anno consecutivo.

L’azienda è stata fondata nel 2002 da Paolo Polo e Nicola Franzoso, così dalle loro iniziali è stato ricavato il nome della ditta, sono tuttora i titolari; quindi vi lavorano Mattia Caputo, Enrico Palugan e Antonio Toffanello. Si aggiunge Norma Carletti consorte di una dei titolari e cognata dell’altro, nel ruolo amministratrice, gestione personale e pubbliche relazioni.

“E’ ormai una consuetudine la presenza della nostra azienda a Fiercavalli: questo è il sesto anno che siamo ininterrottamente a Verona” esordisce Carletti.

E aggiunge: “E’ un grande impegno e una grande fatica, ma ci teniamo a esserci. E’ l’appuntamento di maggior prestigio del mondo dell'equitazione”.

Che cosa caratterizza la vostra azienda?

“Prima di tutto l'artigianalità, caposaldo della nostra attività produttiva dal 2002. Questo ci ha permesso di affermarci non solo come fabbri locali nella nostra cittadina e zone limitrofe, ma anche sul mercato nazionale ed estero di azienda leader, per la qualità, in un settore di nicchia come può essere quello ippico rendendoci orgogliosi degli obbiettivi raggiunti in quanto il marchio Pi.Enne è conosciuto per i prodotti interamente studiati, progettati e realizzati a livello artigianale”.

Che cosa realizzate?

“Da sempre ci prefiggiamo di pensare e realizzare l'ambiente ideale per i cavalli e per riuscire a far ciò ci proponiamo pochi obbiettivi ma chiari: la sicurezza e la funzionalità delle strutture, un costante impegno nell'innovazione e design ricercando e selezionando la qualità dei materiali ma pur sempre in armonia con la natura”.

Perché una piccola azienda di una piccola cittadina, lontana dai grandi poli produttivi, partecipa a un vetrina internazionale così prestigiosa?

“Con Fieracavalli - spiega Carletti - possiamo mettere in vetrina i nostri prodotti, le nostre conoscenze. Tuttavia sono molto importanti anche le relazioni. Si conoscono persone da ogni parte del mondo, si fanno amicizie, si confrontano esperienze, si escogitano nuove soluzioni. La fiera, qualsiasi fiera, è prima di tutto un incontro di persone. Voglio anche aggiungere che, da adriòta doc, è motivo di orgoglio far battere un cuore adriese nella città scaligera a una manifestazione internazionale tra le più importanti del settore ippico”.

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