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E' Simone Mori il nuovo presidente della casa di riposo

Eletto questa sera al termine della prima riunione del cda: "Vogliamo ridare serenità ad una istituzione storica della città"

E' Simone Mori il nuovo presidente della casa di riposo

Simone Mori, 50 anni il prossimo 4 maggio, è ufficialmente il nuovo presidente del Centro servizi anziani. E’ stato eletto questa sera, lunedì 27 gennaio, nella prima riunione del cda con 4 voti, 1 voto è andato a Colombo. Vicepresidente è stato eletto con 3 voti Mauro Colombo, 60 anni compiuti da pochi giorni, 1 voto a Menini e 1 a Pasquali. Mori e Colombo sono di provata fede civica essendo stati candidati nel lista Ibc nelle elezioni comunali del 2017. Il cda era al completo, quindi niente unanimità per il presidente, appena la maggioranza per il vice. Inoltre, considerata l’importanza che Barbierato aveva attribuito alla parità di genere, sorprende che il vice non sia una donna, dal momento che 3 su cinque sono donne. 

“Basterebbe leggere l’atto di nomina del sindaco per capire che tale documento è stato deliberato secondo le disposizioni della delibera e della normativa vigente. Un procedimento seguito dal segretario comunale che ne ha decretato la legittimità della procedura” sono le parole del neo presidente del Csa all’uscita dalla prima riunione del nuovo cda in risposta a quanto dichiarato quanto mattina i consiglieri comunali Massimo Barbujani e Giorgia Furlanetto che hanno dichiarato illegittime le nomine fate dal sindaco Omar Barbierato. 

Aggiunge Mori: “Permettetemi di ringraziare i componenti del cda per la fiducia accordatami per l’incarico di presidente e permettetemi di ringraziare la mia famiglia che mi supporta in questa nuova sfida, non ultimo il sindaco e il consiglio comunale tutto. Il primo messaggio con cui voglio e vogliamo descrivere questo inizio mandato è una visione futura di confronto e condivisione, perché dobbiamo trovare la giusta serenità all’interno della struttura. In questi ultimi due anni – prosegue - abbiamo letto e ascoltato tante cose, soprattutto negli ultimi mesi, ma non ci sentiamo di prendere posizioni senza aver prima parlato con tutti gli attori che vivono la nostra Casa di riposo. Già domani proporremo un incontro con le maestranze per creare quel dialogo che da troppo tempo manca, per questo chiedo uno sforzo, ovvero di mettere da parte di tutti le spinosità che hanno scritto la storia degli ultimi due anni di vita del Csa, come testimoniano le bandire sindacali fuori esposte, che auspichiamo possano essere ritirate quanto prima, attraverso il dialogo come a nostro avviso ci deve essere”. 

E ancora: “Ci sono delle priorità tecniche, che nei prossimi giorni prenderemo in mano con il direttore, al fine di poter capire quale è la road map per il conseguimento del certificato prevenzione incendi e su come affrontare gli inevitabili problemi dell’impatto dei lavori nei confronti dei nostri ospiti. Sarà nostra cura anche programmare un percorso con i familiari e gli ospiti stessi per far continuare un dialogo tra il cda nella figura di Graziella Braghin  e gli stessi, attraverso l’introduzione di un appuntamento settimanale in cui i familiari possano dialogare con chi poi è all’interno del cda. Ripristineremo l’utilizzo di una bacheca per le comunicazioni del futuro comitato dei familiari, una volta approvato un nuovo regolamento dei familiari. Infine alla politica tutta, chiediamo poi di aprire una fase propositiva nei confronti di questo ente, che è patrimonio dell’intera città, patrimonio che non ha bisogno di bandiere o medaglie da appuntarsi, ma ha bisogno di collaborazione reciproca. Ridiamo serenità a un’istituzione che costituisce il patrimonio storico di questa città”.

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