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ELEZIONI REGIONALI 2020

"Servono fatti, no ciacole. E io ho l'esperienza per farlo"

Parte da Adria la campagna elettorale del candidato del Pd, Graziano Azzalin

“La Zona logistica semplificata è un’opportunità imperdibile per il rilancio dell’economia, perciò deve essere allargata a tutto il Polesine. L’Unione Europea metterà a disposizione del Veneto circa due miliardi per l’emergenza ‘post Covid’ da destinare non solo a sanità, ma anche a infrastrutture e ambiente. Il lavoro è il primo impegno, non abbiamo bisogno di risposte assistenziali, devono essere create nuove opportunità. E servono strumenti amministrativi che garantiscano di agire in maniera rapida ed efficace, perciò mi attiverò sia con il Governo che in Regione, affinché la Zls venga estesa all’intera provincia di Rovigo”. La proposta è di Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico e candidato alle Regionali del 20-21, che ad Adria, all’Ostello Amolara, ha aperto la propria campagna elettorale.  “In questi cinque anni ho cercato di svolgere il ruolo di ‘opposizione governante’, puntando su pragmatismo e concretezza, portando a casa anche risultati importanti, come il dietrofront della Giunta sulla nuova legge delle Ater o il riconoscimento della specificità del Polesine nel Piano sociosanitario”.

“Ho accettato di mettermi ancora in gioco perché credo che solo una profonda conoscenza del funzionamento della macchina amministrativa possa permettere di incidere nei processi decisionali veneziani, unita al coraggio di affrontare frontalmente la Giunta. Come ho fatto, in solitudine, denunciando lo spreco di 16 milioni del referendum per l’autonomia. La Regione - attacca -  ha considerato la nostra provincia un corpo estraneo, grazie anche alla totale latitanza dell’assessore Corazzari sul cui operato è meglio stendere un velo pietoso”.

“L’unica promessa che faccio - aggiunge - è quella di dare battaglia ogni giorno perché Venezia ascolti le istanze del Polesine. A iniziare, visto il luogo in cui ci troviamo, dalla ‘risorsa acqua’: è indispensabile la valorizzazione ambientale, turistico-sportiva e di navigabilità commerciale per Adige, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Adigetto, così come occorre intervenire sui piani di manutenzione di lagune e canali. Questo insieme ad un piano generale di valorizzazione agroindustriale, imperniato anche sulla programmazione europea, che possa favorire il ricambio generazionale, la tenuta del reddito e la creazione di nuove opportunità nel primario. Infine la sanità, dove l’azione della Regione può essere maggiormente incisiva, visto che assorbe l'80% del suo bilancio. L’emergenza Covid ha ribadito l’importanza del servizio pubblico e dei presidi territoriali: adesso occorre un forte investimento sia per farsi trovare pronti nell’immediato ad eventuali recrudescenze del coronavirus, sia per invertire la rotta dei decenni di tagli delle giunte di centrodestra, creando eccellenze specialistiche negli ospedali polesani, a partire da  quello di Adria. Ma servono fatti e non ciacole, investimenti e non elemosine. Per questo bisogna lottare e per questo sono di nuovo in corsa”.

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