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SAN VIGILIO

Ancora lunga vita alla Raganella

Don Fabio: “Il canto dei bambini ha illuminato il nostro bisogno di umanità post lockdown”

Ancora lunga vita alla Raganella

Ultimo atto prima di mandare in archivio la XXV edizione della Raganella promossa dalla parrocchia di San Vigilio: l’estrazione della lotteria in programma giovedì 1^ ottobre, festa di Santa Madre Teresa del Bambin Gesù alla quale è intitolato l’asilo grazie alla presenza da 65 anni delle sorelle della congregazione delle Carmelitane. Oggi si avvalgano anche di personale laico professionalmente preparato.

I biglietti sono in distribuzione nei negozi ed esercizi pubblici della città e delle frazioni fino a domenica, invece in parrocchia fino all’ultimo giorno.

Questi i premi in palio: primo premio e secondo buona spesa rispettivamente di 500 e 300 euro da Eurospesa; terzo, smart Tv 55’’ ultra HD Dvd-T2; quarto e quinto buono acquisto rispettivamente di 200 e 100 euro da Concon Attilio; sesto, buono acquisto da 150 euro per bicicletta da Tuttinbici; settimo, buono materiale edile da 125 euro da Cmc2.0; ottavo e nono premio cofanetto da 100 euro “Mille e una notte” da Attica viaggi; decimo, buono acquisto da 100 euro da Enocom.

Tutto il ricavato della lotteria e dell’intera manifestazione sarà devoluto proprio alla scuola materna che ha riaperto i battenti nelle scorse settimana con un grande impegno logistico e organizzato per garantire la massima sicurezza sanitaria per bambini, insegnanti e tutto il personale ausiliario.

Tutti impegnati per l’asilo, dunque, anche i volontari dello stand gastronomico. “Il gruppo Raganella – ricorda il parroco don Fabio Finotello - ha offerto per due fine settimana la propria volontaria disponibilità per preparare prelibati piatti con cui ogni famiglia

potesse far festa in casa: tante le famiglie e compagnie che hanno approfittato di questo momento e a tutti è arrivato il dono del XXV anniversario della Raganella: un dolcetto a testa per sentirci insieme a far festa. Tutto il ricavato della manifestazione è come sempre frutto di solidarietà per la nostra scuola dell’infanzia e in particolare per il suo investimento strutturale, che la parrocchia ha perseguito negli ultimi anni con il miglioramento sistematico di tutte le strutture educative, scolastiche e ricreative. Come sempre investire in questa manifestazione è un sicuro esempio di collaborazione per il nostro principale luogo educativo”.

Per le norme di sicurezza sanitaria non è stato possibile aprire la tensostruttura che ogni anno diventa punto di riferimento e di incontro per persone di tutte le età: così la squadra dello stand gastronomico ha attivato il servizio “Take away” ed è stato un successo gustare a casa i piatti tipici della tradizione adriese e polesana, con prodotti naturali e del territorio a Km-0.

Come sono arrivati a casa i piatti dello stand, così pure nelle case sono arrivate le voci dei bambini che hanno partecipato al concorso canoro. I piccoli si sono esibiti davanti alle telecamere di Primafree e la stramissione è stata trasmessa sabato e domenica in prima serata. Ed è stata grande festa nelle famiglie della parrocchia e della città ma anche in tante altre case del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia, Emilia Romagna, Piemonte e Mantovano.

Il concorso canoro è stato vinto da Miriam Vendemiati con “Ma che freddo che fa”, al secondo posto Emma Belluco con “Prendi un’emozione” e al terzo Alice Panarella con “Oltre l’orizzonte”. Sono state premiate da Silvia Frigato, vincitrice nel 1988 ed ora soprano di fama internazionale. Ma don Fabio puntualizza: “Hanno vinto tutti: Rachele Bolognese, Matteo Rizzo, Emma Belluco, Galati Daher Rim, Giorgia Rizzo, Francesco Bettarello, Arianna Silvestrin, Sara Migliorini, Miriam Vendemiati e Alice Panarella. Hanno cantato amore e speranza, solidarietà e passione, futuro ed emozioni, divertimento e fantasia. Le canzoni della XXV Raganella, anche spaziando su generi musicali diversi, hanno fatto emergere il cuore complesso e bellissimo di ogni uomo e di ogni donna. L’umanità nel canto dei bambini – sottolinea il sacerdote - è quanto mai bello quest’anno per dirci che siamo sempre noi, terribilmente umani nonostante ogni distanziamento. La XXV Raganella è un canto di umanità di cui questo 2020 ha fortemente bisogno. I nostri bambini, che hanno cantato con tremore sul palco della Raganella sulle corde del nostro cuore, sono i magnifici dieci amici che hanno illuminato il nostro bisogno di umanità”.

E’ ancora presto per fare un bilancio definitivo della kermesse canora, ma la XXV edizione che ha rischiato di restare muta, ha aperto un nuovo futuro. Allora non resta che dire: lunga vita alla Raganella, almeno per altri 25 anni. Intanto appuntamento al 2021.

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