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ADRIA

"Area sgambamento cani, regolamento condivisibile ma troppa confusione"

Il consigliere Spinello spiega il motivo dell'astensione al voto

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"Il Comune di Adria , nel Consiglio del 21 ottobre u.s., ha approvato finalmente il regolamento per le aree di sgambamento cani. Le aree di sbambamento non sono ancora operative ma saranno allestite presto; questa è la garanzia che ha dato la Giunta. Il Partito Democratico, assieme ad altri consiglieri di minoranza, si è astenuto nel voto finale sul Regolamento e ora ne spiego i motivi", così il consigliere del Pd, Gino Sandro Spinello.

"Ritengo doveroso spiegarne i motivi: innanzitutto all'articolo cinque è previsto che l'area possa essere chiusa dall'amministrazione comunale a proprio insindacabile giudizio - spiega Spinello - Ho proposto che quel “insindacabile giudizio” venisse sostituito “con provvedimento motivato”. E' un principio giuridico universamente acquisito che ogni provvedimento della Pubblica Amministrazione va giustificato e quindi è illegittimo l'uso del concetto “insindacabile”. Il Sindaco su questo ha chiesto il parere del Segretario il quale pur riconoscendo la fondatezza del mio rilievo, ha affermato che, nel caso in specie, quel “insindacabile” poteva essere considerato come rafforzativo e quindi poteva essere lasciato. Una tesi questa, a mio parere, singolare ed alquanto discutibile. Barbierato ha utilizzato il parere del dottor Rossetti per far respingere dai suoi consiglieri la mia proposta. L'Assessore competente per la Tutela degli Animali, Sandra Moda, ha informato che l'area sarà collocata nei pressi del Centro Vidale mentre ha categoricamente negato che si fosse mai parlato di un'area sgambamento in Via Grandi, all'interno del Parco assegnato in gestione al Gruppo Alpini".

"L'Assessore Matteo Stoppa è intervenuto subito dopo smentendo la collega; nel Parco degli Alpini ci sarà un area di sgambamento, ha affermato, ma “sarà di tipo particolare” in quanto sarà affidata ad un'associazione di volontari che fa addestramento cani. Resta il fatto che il regolamento, può essendo condivisibile nei principi, non poteva avere il mio consenso in quanto atto di una Giunta nella quale la confusione regna sovrana ed il diritto è un optional".

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