VOCE
BOCCHI-GALILEI
23.12.2020 - 20:08
La quarta edizione della borsa di studio Marco Tessarin è stata attribuita a Gioele Bovolenta, residente a Rosolina. Questa la motivazione: “Per l’impegno assiduo e i profondi valori umani espressi nel corso degli studi liceali”. Nel giugno scorso il giovane ha conseguito il diploma nell’indirizzo linguistico del liceo Bocchi-Galilei con un bel 100. Adesso segue il corso di informatica all’università di Ferrara.
Dunque, l’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 non poteva fermare uno dei momenti emotivamente più significativi per il Bocchi-Galilei: la consegna della borsa di studio intitolata a Marco Tessarin, ex studente dello scientifico, prematuramente scomparso. L’iniziativa è nata dalla volontà dei genitori Maria Franca De Grandis e Luca Tessarin, insieme al fratello Andrea, per onorare la memoria del giovane Marco “studente brillante – si legge nell’attestato - eclettico, leale, appassionato e impegnato nello sport con i valori rappresentativi che ne conseguono”. Così la borsa di studio è stata fatta propria dall’istituto di via Dante Alighieri che la promuove su mandato della famiglia di Marco.
La cerimonia della consegna si è svolta in forma virtuale con una videoconferenza per rispettare le norme anti Covid-19. Tuttavia non sono venute meno le emozioni che da sempre accompagnano questo momento di ricordo e riflessione.
La dirigente scolastica del liceo, Silvia Polato, ha dato il benvenuto alla famiglia di Marco, ai docenti, ad alcuni alunni ed ex allievi della scuola, ai membri del consiglio d’istituto e allo studente premiato. “Credo che la carica emotiva sia la stessa - ha sottolineato - Sono trascorsi quattro anni, ma la memoria non è mai sbiadita. Conosco la famiglia e la sensibilità che ha sempre dimostrato: la scuola ha istituito formalmente la borsa di studio, ma i familiari l’hanno finanziata”. E ancora: “Ci sentiamo tutti avvolti da un sentimento comune, nonostante la particolarità della situazione. Quando ci trovavamo in sala caminetto, per la consegna della borsa di studio, vivevamo momenti magici e potevamo riguardare la foto di una delle ultime gite esposta nella sala. Sembrava che Marco fosse con noi. Vorrei che pensaste a quel momento, anche se siamo distanti. Marco ha lasciato un ricordo vivo in tutti coloro che lo hanno conosciuto o che hanno sentito parlare di lui. È stato un bravissimo studente, che si distingueva per umanità, disponibilità e capacità comunicativa”.
E’ intervenuto Dario Brazzo, docente di lettere del ragazzo, per ricordare non senza emozione “le gite, i selfie, l’ultima pizzata, l’ansia della maturità, quando tutti eravate più fragili”. Inoltre gli studenti del Galilei, attraverso la bellezza della musica e del canto, hanno ricostruito i timori e la spensieratezza di quei giorni. “Ti assomigliano - ha proseguito il docente rivolgendosi direttamente a Marco e presentando uno ad uno gli studenti presenti - anche loro sono belle persone, sensibili, studiose e impegnate. Ci scuserai se non sarà tutto perfetto e so che ci sarai anche tu ad applaudirli insieme a noi”.
La professoressa Fauzia Bertaglia ha raccontato che conserva tutti gli ultimi messaggi ricevuti da Marco dopo la fine del liceo e ha rivolto un caloroso saluto anche ad Andrea, il fratello di Marco. La cerimonia è proseguita con l’ascolto di brani eseguiti al pianoforte, quindi canti e letture. La dirigente si è rivolta poi allo studente premiato: “Mi complimento con Gioele, ex studente del liceo linguistico diplomatosi a giugno, che ha caratteristiche simili a quelle di Marco: è un ragazzo che ama lo sport e che è impegnato in modo attivo per la comunità”.
Prima dei saluti finali, la signora Franca, mamma di Marco, ha rivolto un sincero augurio a tutti i presenti, esortandoli ad assaporare ogni istante della vita, nonostante le difficoltà che stiamo vivendo. Particolarmente toccanti le parole di papà Luca: “Siamo qui – ha detto - per ricordare Marco e per congratularci con Gioele, augurandogli di realizzare tutti i suoi sogni e di riuscire a concretizzare tutto ciò che mio figlio non ha potuto fare”.
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