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DEGRADO

Gazebo lasciato come un letamaio

Spassionata ironia di Norma Carletti: “Libera interpretazione moderna dell’Ultima cena vinciana”

Gazebo lasciato come un letamaio

Maleducazione e vandalismi dilagano ovunque. Ogni atto di inciviltà è deprecabile, ma alcuni gesti lo sono doppiamente. Per esempio lasciare un ambiente pubblico come un letamaio: non solo denota mancanza di rispetto per quello che è di tutti, ma impedisce ad altri di usufruirne, almeno in condizioni decenti.

Ecco allora che il Nag, Norma Adria geographic, particolarmente attiva in questo periodo, ha scoperto la condizione indecorosa in cui versano i gazebi dell’Artessura, purtroppo non è la prima volta, quelli che dovrebbero essere punti di sosta per chi passeggia. Magari per fare uno spuntino o fare una chiacchierata in compagnia per riprendere le forze o soltanto per rilassarsi.

Ma qualcuno è arrivato prima, ha banchettato con birra, spuma, vino e il cicchetto finale. Sarà stato allora per quel bicchierino si troppo, sta di fatto che si sono dimenticati di sparecchiare ed hanno lasciato il gazebo come un letamaio, con tanto di sacchetto di rifiuti sotto la panchina. Da notare che qualche metro più in la c’è un bidone per la raccolta rifiuti.

A questo punto Norma Carletti dà libero sfogo alla propria ironia. “L’arte è da capire ed interpretare – afferma - Il Cenacolo vinciano è la raffigurazione dell’Ultima Cena più famosa della storia dell’arte occidentale. In queste foto destinate a passare alla storia come ‘Pic nic nel gazebo’ possiamo ammirare l’opera di artisti sconosciuti che hanno tentato di emulare il famoso dipinto. Sapendo che il Cenacolo vinciano è ambientato all’interno di uno spazio architettonico chiuso (la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, ndr) hanno voluto mantenere, anche se in chiave più moderna, un’ambientazione simile scegliendo uno dei gazebo. Per rendere maggiormente coinvolgente la rappresentazione, gli artisti, hanno allestito la postazione con tutto il necessario in modo tale da poter a piacimento selezionare soggetti per poi immortalare l’attimo con un bel selfie”. E lancia un avvertimento: “Quando sarà reso noto il selfie, risulterà chiaro chi è stato il traditore”.

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