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VIABILITA’

Piazza Cavour, regna l’anarchia

Il senso unico in riviera Matteotti ha peggiorato la situazione: costretti ad andare lì per girarsi

Piazza Cavour, regna l’anarchia

Regna l’anarchia in piazza Cavour: non è più soltanto parcheggio selvaggio, perché tanti sostano dove più fa comodo, infischiandosi delle regole. Anche a ridosso dell’entrata del teatro.

Addirittura sabato e domenica mattina verso mezzogiorno c’erano più vetture fuori dagli stalli che quelle regolarmente parcheggiate negli spazi blu. Quello che dovrebbe essere il salotto della città etrusca, la piazza più suggestiva incorniciata dal Canalbianco e dalla maestosa facciata del teatro Comunale, è ridotta a un piazzale dal via vai di automobili. E ognuno parcheggia dove gli pare e piace. In tanti invocano più controlli, anche se poi scattano le lamentele per la severità dei vigili. Qualche giorno fa gli agenti della polizia locale hanno fatto man bassa di multe tra le auto di studenti e docenti del conservatorio Buzzolla, sicuramente parcheggiate in maniera non regolare, ma in zona meno “nobile” rispetto a questa. Allora sarebbe il caso di qualche attenzione in più per piazza Cavour: in attesa che prima o poi, si spera più prima che poi, l’amministrazione comunale si decida a ridare alla città questo gioiello architettonico da vivere in tutta la sua bellezza e tranquillità, liberandolo dalle auto. Invece la situazione sarebbe peggiorata nelle ultime tre settimane, precisamente dall’8 febbraio quando è entrato in vigore il senso unico su riviera Matteotti. Secondo alcune testimonianze, infatti, gli automobilisti che arrivano da via Arzeron o da riviera Campanina, quando raggiungono ponte Sant’Andrea non possono proseguire e devono necessariamente svoltare sul ponte e attraversare il canale. Poi trovano che in via Terranova non può accedere, in riviera Sant’Andrea si può solo accedere per parcheggiare, ma un bel po’ avanti. Così tanti sono costretti a raggiungere piazza Cavour per girarsi, se trovano posto parcheggiano. In questo modo si sta creando maggior inquinamento acustico e atmosferico nel centro storico, oltre a caos nella piazza più suggestiva. Ecco perché quando si mette mano alla viabilità è necessario un piano complessivo.

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