VOCE
ADRIA
08.03.2021 - 08:32
Niccolò Bellini, esponente dem di Adria
"Il Partito Democratico adriese in vista del prossimo Consiglio Comunale prende posizione sul delicato tema del rapporto tra Città e Frazioni nell’ambito del ritorno delle consulte frazionali e del dibattito che si dovrà avviare nella nostra comunità cittadina e territoriale in merito all’istituzione dei Comitati di quartiere e frazionali organismi che possano essere luogo di confronto e formazione della presente e futura classe dirigente della città e di cui auspichiamo per una corretta partecipazione istituzionale nel fatto che i requisiti minimi previsti siano quelli per la carica di consigliere comunale". Lo scrive il direttivo del Circolo del Pd di Adria, con Niccolò Bellini.
"La scelta dell’amministrazione di dividere l’area della città in 7 quartieri è a nostro parere alquanto deleteria essendo la nostra città in una forte situazione di sofferenza sotto l’aspetto demografico e di riflesso nella capacità di impegno sociale e personale e nella gestione e direzione che un comitato comporta, proponiamo quindi di dividere la città sulla base anche di un criterio di suddivisone socio- economica in: LE BORGATE DI BORGO DOLOMITI , BORGO CASE ROSSE, BORGO XXV LUGLIO , QUARTIERE CANAREGGIO , QUARTIERE BORTOLINA, QUARTIERE CARBONARA” mentre per quanto riguarda le frazioni la suddivisione sarebbe: BOTTRIGHE, BARICETTA, VALLIERA, BELLOMBRA, CA' EMO, FASANA, MAZZORNO SINISTRO, CAVANELLA PO".
"Per quanto riguarda il regolamento che è poi il motore che andrà a far funzionare i futuri comitati auspichiamo che esso sia il risultato di un vasto confronto sociale e territoriale in tutte le frazioni, quartieri e borgate in cui andrà poi ad operare e ci batteremo affinché il regolamento stesso legittimi formalmente la partecipazione dei comitati alle scelte politico amministrative della città prevendo la consultazione preventiva degli stessi nella preparazione di atti fondamentali quali il bilancio previsionale, il piano delle opere pubbliche e di pianificazione territoriale; la nostra proposta prevede inoltre che il regolamento prescriva la possibilità di dotare i comitati di una sede specifica territoriale e nella possibilità di organizzare riunioni a distanza metodo ché ormai divenuto consueto negli ultimi mesi e che dev’essere mantenuto dopo la fine della pandemia per poter permettere anche ai cittadini che per ragioni di lavoro, salute o famigliare non possano essere presenti fisicamente alle riunioni ed essere così concretamente partecipi della vita dello stesso ed inclusivi e che ai vari comitati sia affiancato un ufficio specifico dell’amministrazione comunale per permettere una miglio interfaccia tra gli stessi e l’amministrazione nella risoluzione dei problemi e nella formulazione di progetti o proposte ed infine nell’ottica di una chiara attività trasparente degli stessi che sia organizzato un consiglio comunale ad hoc almeno una volta l’anno per poter discutere dell’attività degli stessi, dei pareri ed osservazioni che da parte del consesso comunale possano giungere ufficialmente ai vari comitati".
"Concludendo auspichiamo e vigileremo con osservazioni e proposte sul corretto funzionamento e implementazione di questo strumento, non possiamo tuttavia non notare come l’amministrazione Barbierato, del cambiamento e della 'rivoluzione civica' abbia ormai a quasi 3 anni dalla sua nascita lasciato ben poca traccia nelle frazioni, anzi risulta essere piuttosto assente visto il degrado e la scarsa manutenzione che si nota in molte parti del territorio cittadino tra degrado, strade lasciate in pessimo stato di manutenzione così come marciapiedi ed altre infrastrutture che attendono da tempo di essere riqualificati come testimoniano per fare un esempio significativo le strade di Bottrighe la frazione più popolosa della nostra città ridotte ad un colabrodo dopo i lavori eseguiti recentemente e come invece testimoniano invece da molto più tempo i marciapiedi del paese e lo stato di strada Spolverin in attesa da tempo di una completa riqualificazione, auspichiamo quindi che le consulte/comitati siano davvero lo strumento per ridare voce ai quartieri e alle frazioni della città come luogo di crescita della futura classe dirigente della città e di collegamento tra le esigenze dei cittadini, i portatori di interesse, l’amministrazione e la politica della nostra comunità".
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