VOCE
ADRIA
09.03.2021 - 10:22
Una mimosa in ricordo di Giulia, la giovane mamma strangolata dal marito nell’ottobre 2019 che ha sconvolto tutta la comunità adriese come venne testimoniato dalle migliaia di persone che parteciparono alla fiaccolata qualche sera dopo il tragico decesso. Una ferita profonda che non potrà mai rimarginarsi.
Una mimosa per ricordare tutte le donne vittime di violenza fisica, morale e psicologica: un fenomeno drammatico in continuo aumento. Così ieri sera una delegazione della Lega guidata dai consiglieri comunali Paolo Baruffaldi ed Emanuela Beltrame ha deposto un mazzo di mimosa sulla panchina rossa nei giardini Mazzini che ricorda il tragico evento di Giulia.
“Con questo semplice gesto – ha ammonito Baruffaldi – vogliamo lanciare un forte messaggio contro la violenza sulle donne, in tutte le sue forme. Soprattutto vogliamo ricordare quelle donne vittime di femminicidio. Vogliamo dire basta a questa assurda violenza: serve un impegno di tutti affinché questa barbarie finisca. E’ necessario – ha sottolineato Baruffaldi – cambiare mentalità, solo così potremo arrivare a un’autentica uguaglianza tra donne e uomini che si fonda prima di tutto sul rispetto. Un cambio di mentalità che vada oltre il concetto di quote rosa perché le donne devono avere parità di diritti e condizioni nel lavoro e in ogni altro contesto sociale. Bisogna rimuovere tutti quegli ostacoli che, direttamente o indirettamente, frenano la piena realizzazione umana, personale e professionale della donna come moglie, mamma e lavoratrice”.
Da parte sua Beltrame ha ricordato di aver partecipato in mattinata all’incontro promosso dalla Provincia per la Giornata internazionale della donna. “Ancora una volta – ha osservato – è emerso il drammatico ritardo delle strutture pubbliche che dovrebbero garantire e tutelare le donne. Sicuramente la legislazione ha fatto passi avanti e dovrà farne ancora, ma il grande ritardo è nell’incapacità di garantire la tutela delle donne con gli strumenti che già oggi sono a disposizione. La pandemia – ha proseguito Beltrame – presenta dati a dir poco drammatici sulle diverse violenze subite dalle donne, soprattutto in ambito familiare, ma la risposta delle istituzioni è ancora troppo debole, talvolta inefficace. Pertanto chiediamo al governo strumenti e risorse affinché la donna non sia soltanto tutelata, ma possa pienamente sviluppare la propria personalità in tutti gli ambiti sociali dalla famiglia al lavoro”.
Quindi la delegazione leghista ha sostato con un minuto di silenzio davanti alla panchina rossa che ricorda il dramma di Giulia con il mazzo di mimosa posto al centro, sul quel cuore bianco dove sono evidenziati i volti di un uomo e una donna nel tentativo di baciarsi ma sono divisi perché si tratta di un amore sbagliato: un cuore spezzato”.
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