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ADRIA

I civici si stringono a quadrato per Bisco

I civici: “Ricopre l’incarico con amore e a servizio della comunità lanciando ponti per il bene della città”

I civici si stringono a quadrato per Bisco

Il presidente del consiglio comunale di Adria Francesco Bisco

I civici: “Ricopre l’incarico con amore e a servizio della comunità lanciando ponti per il bene della città”

Le liste civiche Impegno per il bene comune, SiamoAdria e Adriacivica fanno quadrato attorno al presidente del consiglio comunale Francesco a fronte delle accuse arrivate dal centrodestra che lo ritengono inadeguato al ruolo.

“Bisco – si legge in una nota congiunta - ricopre il proprio ruolo con amore e a servizio della comunità. Con questo spirito continuamente, dentro e fuori l'aula, lancia ponti per il bene della città. Il centrodestra purtroppo rimane sordo alle risposte e agli appelli letti sempre in aula dal presidente. La vicesindaca Wilma Moda, a suo tempo, aveva letto in aula una lettera di scuse e chiarimenti, precisa e trasparente, per un episodio registrato al di fuori di una seduta pubblica”.

Invece “sulla frase omofoba pronunciata in un consiglio comunale, si può constatare dal video su Youtube che, durante il proferimento di quella frase, non era illuminata alcuna postazione della maggioranza e che è strano che quelli della minoranza abbiano rinunciato a quelle forme di indagine che avevano preannunciato di attuare: quindi è risultato fumo negli occhi per stravolgere la realtà dei fatti. Il presidente aveva poi signorilmente concluso la vicenda senza richiedere una verifica che richiederebbe la spesa di soldi pubblici per una grave mancanza di rispetto non solo alle persone ma anche ai consiglieri di maggioranza contro cui è stata evidentemente rivolta. Chiediamo dunque ai consiglieri di centrodestra un maggiore rispetto e collaborazione fuori e dentro all'aula”.

E ancora: “Non abbiamo mai rinunciato a partecipare a una commissione o a una capigruppo per evitare di confrontarsi con la minoranza. Questo atteggiamento prolungato da parte di alcuni consiglieri di minoranza rappresenta una vera e propria mancanza di rispetto personale verso la maggioranza e verso gli elettori che hanno dato loro fiducia. Chiediamo dunque meno ostruzionismo in aula, accuse, provocazioni e strumentalizzazioni ingiustificate che costringono la maggioranza a rispondere. Chiediamo più lavoro proficuo nelle commissioni e in capigruppo per rispondere ai bisogni dei cittadini in tempi ragionevoli, senza più sedute pubbliche dove in cinque ore, a fatica, si trattano solo tre punti dell'ordine del giorno: i consigli comunali troppo lunghi, sono per noi, la vera vergogna a cui bisogna porre rimedio”.

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