VOCE
ADRIA
21.07.2021 - 15:10
“Una giornata storica per Ca’ Emo” così esulta la consigliera comunale Sara Mazzucato che si è unita agli ambulanti per una foto ricordo davanti alla chiesa. E proprio sul piazzale antistante la chiesa, ieri mattina, sono state allestite tre bancarelle: una di frutta e verdura con Leonardo di Solesino, un’altra di formaggi, insaccati e altri alimentari con Giacinta e Paolo di Brugine, la terza di abbigliamento di Ckristian di Taglio di Po.
“E’ una sfida – dicono in coro gli ambulanti – per noi e per il paese. Abbiamo accettato volentieri di fare un periodo di prova, adesso spetta alla cittadinanza tenere in vita o lasciar cadere questo servizio. Non vogliamo fare del vittimismo, però per noi è un sacrificio non indifferente, ma lo facciamo volentieri, tuttavia se non ci sarà clientela, non potremo andare avanti”. Allora il futuro del mercato, adesso è nelle mani dei residenti di Ca’ Emo. Al momento non è stato fissato un periodo definito di prova, tuttavia al giro di boa dei tre mesi arriverà il momento di tirare le somme. Ma se il buon giorno si vede dal mattino, bisogna dire che la prima giornata è stata più che positiva. Tante persone, soprattutto donne, giovani e anziane, hanno voluto provare il piacere di tornare al mercato in paese, come non accadeva da decenni: per Ca’ Emo è una vera e propria festa, soprattutto perché a fine anno era stato chiuso anche l’ultimo negozio sopravvissuto in paese, adesso la frazione non ha nessuna attività commerciale né esercizi pubblici. Ma la gente va al mercato ma anche per incontrarsi, scambiare due parole, per rivedersi: questa è la socialità sulla quale ha scommesso il parroco don Lucio Pollini che ha voluto con determinazione le bancarelle in paese. E sentire lo schiamazzo dei bambini in piazza mentre le nonne comprano alla banco è uno spettacolo che non ha prezzo. “E’ come vedere il paese rinascere” commenta Sara Mazzucato in tarda mattinata quando tutti possono tirare un sospiro di sollievo perché la sfida del primo giorno è stata vinta.
C’è Elisa con un bambino in braccio e la figlioletta Noemi che corre avanti e dietro sulla piazza. “Ho accompagnato mia madre, abita un po’ fuori dal centro, sembra quasi non vero essere tornati a fare la spesa nel proprio paese, speriamo proprio che vada avanti così”. Ed ecco il commento delle nonne Esterina e Maria Grazia: “Era ora”. Tra le prime ad arrivare alle bancarelle c’è la signora Sandra: il suo sorriso smagliante è senza dubbio la metafora di un paese che torna a sorridere.
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