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Borgo Dolomiti: centro civico nella ex scuola

Carlo Piombo terrà un relazione per ricordare l’alluvione del 1951, la ricostruzione e l’esodo

Borgo Dolomiti: centro civico nella ex scuola

Carlo Piombo terrà un relazione per ricordare l’alluvione del 1951, la ricostruzione e l’esodo

L’ex scuola di Borgo Dolomiti diventa un centro civico a servizio della comunità. L’edificio è stato oggetto nei mesi di un importante intervento di ristrutturazione e adeguamento energetico e si appresta a riaprire i battenti. Domani mattina è in programma la cerimonia di inaugurazione giustamente inserita nelle celebrazioni per il 70esimo dell’alluvione perché quel borgo è sorto proprio all’indomani dell’alluvione grazie agli aiuti arrivati dal Trentino Alto Adige: emblematico il nome del borgo, così pure le strade interne da via Merano a Bolzano, quindi Brennero, Trento e Gardena.

Un doveroso riconoscimento, sia pure alla memoria, va ad Attilio Bordin, uno dei residenti del Borgo, deceduto da tempo, che a metà degli anni Ottanta lottò come un matto, scomodando mezzo mondo, per salvaguardare il patrimonio della fondazione che rischiava di finire in altri “cassetti”.

E quel patrimonio ha contribuito alla ristrutturazione dell’edificio che per decenni è stato scuola elementare Anna Frank e adesso centro civico. “L’edificio - si legge in una nota di palazzo Tassoni - costruito grazie alla generosità degli aiuti della Regione Trentino Alto Adige a seguito dell’evento alluvionale, è stato recentemente ristrutturato mediante interventi che hanno riguardato l’efficientamento energetico e l’adeguamento complessivo della struttura e dell’area di pertinenza”.

Questo il programma della celebrazione di domani, mentre ieri mattina erano in corso gli ultimi interventi per far trovare tutto a posto e in ordine.

Ritrovo in via Merano nell’ex scuola alle 11, quindi il saluto del sindaco Omar Barbierato e delle altre autorità presenti. A seguire intervento di Carlo Piombo, già sindaco di Rovigo ed ex commissario regionale della fondazione Borgo Dolomiti che parlerà sul tema “L’alluvione del 1951: la ricostruzione e l’esodo”. La cerimonia si conclude con la benedizione dei locali da parte del parroco di San Vigilio don Fabio Finotello.

L’iniziativa si svolgerà nel massimo rispetto del norme anti Covid attualmente in vigore, quindi l’incontro è aperto alla cittadinanza, fino a un massimo di 30 persone, esibendo il Green pass.

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