VOCE
CALCIO SERIE D
27.05.2022 - 09:13
Lo stadio "Bettinazzi" di Adria
Adriese e “Bettinazzi” storia conclusa? Mancano 72 ore per partecipare al bando per la gestione dello stadio Bettinazzi: la società granata del presidente Luciano Scantamburlo sembra intenzionata a restare fuori. Se così fosse, l’Adriese dovrà trovare casa fuori città.
Tutto si deciderà in queste tre giornate che si annunciano caldissime, ma Comune e società sono a un passo dalla rottura. Intanto il sindaco Omar Barbierato spiega come si è arrivati al bando tanto contestato dalla società granata al punto di dire che “ci sentiamo ricattati”.
“Il bando dello stadio Bettinazzi – esordisce il primo cittadino - è stato costruito per dare possibilità a un’associazione sportiva che abbia una prima squadra che gioca almeno in Eccellenza di poter fare una programmazione sportiva adeguata nei prossimi 5 anni, con la possibilità di accedere a bandi regionali e nazionali. Il confronto rispettoso e l’ascolto con la società Adriese e il suo presidente in questi anni è stato continuo e fruttuoso in questo senso: una società sportiva storica ed importante come l’Adriese ha la necessità di avere una visione pluriennale a tutti i livelli compreso il settore giovanile”.
E ancora: “Nelle ultime tre stagioni sportive, causa pandemia e conseguente incertezza economica-sociale, gli uffici del Comune non hanno avuto le condizioni per confezionare un bando su un impianto che ha rilevanza economica, come la piscina e l'impianto sportivo di Ca' Cima. Il bando per il Bettinazzi – prosegue Barbierato - contestualizzando l’argomento a livello provinciale, infatti, è uscito di fatto contestualmente con quello che ha visto assegnato lo stadio ‘Gabrielli’ di Rovigo".
"Il lavoro politico dell’amministrazione è stato quello di chiedere che nel bando ci fossero strutture che possono permettere, e non obbligare, di organizzare al meglio i propri settori senza pagare affitti a strutture di altre società: il campo di Mazzorno Sinistro, da usare se ritenuto utile, il campo ex scuola avviamento, che rappresenta uno sforzo economico per la comunità adriese, essendo inserito nel piano delle alienazioni per 180 mila euro”.
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