VOCE
Il caso
02.08.2018 - 11:37
I parrocchiani di Bergantino, Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine non ci stanno a perdere i loro giovani sacerdoti e si appellano al vescovo Pierantonio Pavanello. In questi giorni di “spostamenti” per i preti della diocesi di Adria-Rovigo, le comunità altopolesane sono rimaste sorprese nell’apprendere che don Nicola Albertin e don Daniele Spadon, rispettivamente parroci a Bergantino e Castelnovo Bariano, saranno costretti a lasciare i paesi che avevano raggiunto solo poco tempo fa. Le associazioni parrocchiali, ma anche gli esponenti della pubblica amministrazione si sono fatti sentire nelle scorse ore, auspicando un passo indietro che permetta di lasciare i due “don” tra i fedeli altopolesani.
Gianni Fortuna, presidente del circolo “Noi” di Bergantino, ha scritto alla segreteria del vescovo invocando un incontro chiarificatore. “Il lavoro svolto da don Nicola – si legge nel testo inviato al vescovo – non deve essere disperso. Abbiamo saputo attivare energie positive intorno alla Parrocchia. Il Noi, la Caritas, il Gruppo giovani attirano tantissima gente proprio perché don Nicola ha saputo allargarsi alla società e alla comunità. Il lavoro è appena iniziato e potrebbe essere ricco di frutti”.
“Perché interrompere un’azione positiva verso i giovani – si domanda il referente delle associazioni parrocchiali – perché ricominciare da capo quando qui si è toccato con mano il cambio generazionale nelle attività parrocchiali e nella comunicazione verso l’esterno?”.
La popolazione si è inoltre unita nella protesta esprimendo “dissenso e contrarietà per l’improvvisa decisione di rimuovere prematuramente don Nicola e don Daniele dalle parrocchie assegnate, in un momento così delicato dove si stava cercando un equilibrio nel progetto che integra giovani, famiglie, associazioni con una tangibile apertura a tutta la comunità”.
La questione non poteva non giungere alle orecchie dei rappresentanti delle amministrazioni locali. Il sindaco di Castelnovo Bariano Massimo Biancardi, ad esempio, ha deciso di farsi portavoce degli umori del paese e della frazione di San Pietro, dove don Daniele Spadon ha operato felicemente. Biancardi si è posto come “rappresentante di tutti i cittadini di Castelnovo Bariano” e ha chiesto un appuntamento “con estrema urgenza” alla diocesi.
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